Intervento della Forestale sulle pendici del Vesuvio
Esalazioni velenose a San Giuseppe Vesuviano, la Forestale trova uno stoccaggio di rifiuti a un passo dal Parco nazionale.
Forti emissioni, probabilmente nocive, che si alzano nel cielo e appestano l’aria dei dintorni. Così è stata trovata una vasta discarica abusiva di rifiuti accumulatisi nel tempo su un’area di oltre 2mila e 500 metri quadrati a San Giuseppe Vesuviano, vicino Napoli, a un passo dal Parco nazionale del Vesuvio.
La discarica a cielo aperto è stata trovata dal personale del Corpo forestale dello Stato in località Vasca di Pianillo, a ridosso dell’area protetta. Le forti esalazioni che hanno permesso di individuare i rifiuti, ha fatto sapere il Cfs, non solo mettono in pericolo l’habitat delle specie animali e vegetali del Parco nazionale del Vesuvio, ma possono causare gravissimi danni alla salute dei cittadini.
Le indagini degli uomini della Forestale, tuttora in corso, sono scattate a seguito dell’emergenza dei roghi dei rifiuti tossici in Campania e del gravissimo impatto ambientale che questi hanno sull’intera collettività. A San Giuseppe Vesuviano la situazione è ancora più grave in quanto si tratta di un sito di stoccaggio non ancora bonificato.
L’intervento di oggi condotto dal personale del Coordinamento territoriale per l’Ambiente di San Sebastiano al Vesuvio del Corpo forestale dello Stato con l’ausilio dell’Agenzia regionale per la Protezione ambientale in Campania (Arpac), ed ha lo scopo di risalire ai responsabili dello scempio ambientale, al motivo della mancata bonifica di tale sito e soprattutto ha l’obiettivo di mettere in atto le necessarie misure per la messa in sicurezza dell’intera area.
Non è la prima volta che vasti cumuli di rifiuti vengono ritrovati, per lo più in terreni abbandonati o nella vegetazione spontanea, alle falde del Vesuvio. Da ultimo, nell’aprile 2014, è stata rinvenuta una discarica abusiva in un terreno di circa mille metri quadrati a Somma Vesuviana, questa volta all’interno del territorio del Parco nazionale.
Questi cumuli di rifiuti aumentano nel tempo, soprattutto a causa dell’incuria incosciente di chi trova comodo disfarsi di ogni genere di rifiuto abbandonandolo dove capita o trasportandolo e sversandolo in località fuori mano, lontane da occhi indiscreti e poco battute. Incoscienza, ignoranza, che porta ad abbandonare nell’ambiente anche rifiuti tossici e pericolosi, come le sostanze chimiche e soprattutto i pannelli di eternit.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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