“La situazione è molto grave, c’è un rischio per la salute dei cittadini”. Così Luigi De Magistris motiva l’ordinanza con cui l’amministrazione tenterà di risolvere l’emergenza rifiuti in cui Napoli è precipitata negli ultimi giorni.Una situazone che, ormai, fa gridare alla disperazione la cittadinanza stretta anche nella morsa di possibili epidemie.
Ed è stato lo stesso Capo dello Stato a chiedere, se necessario, l’intervento straordinario del Governo reo in questo momento di aver abbandonato la città a se stessa. Alla fine di una giornata in cui si era visto di tutto in città, dai roghi al rovescimanento della “monnezza” sulle principali strade, come a via Chiaia o via Duomo, dove per ore quintali di rifiuti avevano ostruito il traffico dei veicoli e perfino delle persone a piedi, il sindaco ha annunciato misure straordinarie per riportare fuori dallo stato di eccezione la città: turni di raccolta di 24 ore su 24, che già da stanotte l’Asìa, la società che gestisce i rifiuti a Napoli, sta garantendo; apertura di siti temporanei in città per conferire la spazzatura in attesa che il governo dìa via libera al decreto che autorizza il trasferimento fuori regione; multe severe e denunce per chi sarà trovato a rovesciare cassonetti o ad appiccare roghi; camion della nettezza urbana scortati oltre che dai vigili anche da polizia e carabinieri; istituzione immediata di isole ecologiche e pesanti limiti ai negozi e ai privati cittadini di conferimento per strada dei rifuti.L’amminsitrazione prova a risalire la china, sottolineando che in alcun modo si ritornerà alla stagione dell'”emergenza” in Campania. “Lavoriamo – osserva il vicesindaco e assessore all’Ambiente Tommaso Sodano – affinchè i rifiuti diventino un problema ordinario e non un’emergenza come lo è stato negli ultimi 15 anni, in cui si sono sprecati 8 miliardi di euro, per ritornare ogni volta al punto di partenza”.Nell’ordinanza emerge in parte il piano di autosufficienza annunciato da De Magistris in questi giorni: la città punterà su se stessa, per risolvere l’emergenza. I siti di trasferenza saranno in città, ma su questo l’amministrazione non si sbottona, per evitare quei “sabotaggi”, che rendono difficile liberare le strade nei tempi previsti. In realtà, si sa che potrebbero essere utilizzati capannoni dispessi nella ex zona industriale di Gianturco e nel ex mercato di S.Pietro a Patierno.Ma l’attesa rima puntata a Roma, dove il governo non si decide a varare il decreto per concedere i trasferimenti fuori regione, nonostante lo stesso presidente della Repubblica avesse mostrato disappunto per i i ritardi dell’esecutivo. E qui De magistris è diretto: “Berlusconi? Se ne frega di Napoli, ce lo ha fatto capire con le parole e i fatti”. Mentre i rapporti con Provincia e Regione appaiono più distesi, dopo i primi ritardi. “la Campania ha siti che potrebbero ospitare 100 mila tonnellate di rifiuti, bisogna autorizzare il conferimento in questi siti, siamo all’emergenza sanitaria”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy