“Prende il via, dal primo gennaio 2017, il pacchetto di misure a sostegno della natalità e delle famiglie che abbiamo introdotto con l’ultima legge di bilancio che, per la prima volta, ha previsto una sezione specifica destinata alla famiglia con uno stanziamento di 600 milioni di euro per il 2017 e di 700 milioni l’anno a partire dal 2018″. Ad annunciarlo è lo stesso Enrico Costa, ministro per gli Affari regionali con delega alla Famiglia.
“Il primo gennaio 2017 – afferma Costa – entrerà in vigore il premio alla nascita ‘Mamma domani’, un assegno di 800 euro destinato soprattutto alle prime spese che, perciò, potrà essere richiesto già a partire dal settimo mese di gravidanza. L’Inps si occuperà di erogare la prestazione e di comunicare le modalità operative”.
Sempre nel 2017 scatterà il ‘Buono Nido’ mentre con la recente manovra sono state anche aumentate le risorse destinate al ‘voucher babysitter’ alternativo al congedo parentale. Il ‘Buono Nido’ è un contributo per il pagamento delle rette dei nidi pubblici e privati fino a un massimo di 1.000 euro annui che, anche in questo caso, sarà versato dall’Inps. Entro poche settimane verrà emanato il provvedimento attuativo. Anche questa misura riguarda tutte le famiglie senza alcuna limitazione di reddito e si riferisce all’intera durata massima di tre anni di frequenza del nido. Possono beneficiare del contributo i nati dal primo gennaio 2016. L’aiuto sarà destinato anche alle famiglie con bambini di meno di tre anni che, a causa di gravi patologie croniche, sono impossibilitati a frequentare un nido.
“Queste misure – precisa il ministro Costa – si aggiungono al ‘Bonus Bebè’ già esistente (l’assegno mensile di 80 euro versato per un triennio alle famiglie con un Isee inferiore ai 25.000 euro, raddoppiato al di sotto della soglia di 7.000 euro) ma, a differenza di quest’ultimo, non prevedono limitazioni di reddito e sono state introdotte in maniera strutturale e definitiva: il welfare italiano guadagna così due nuove prestazioni che esisteranno, da quest’anno in poi, per tutti”. “Ma con la recente manovra – aggiunge Costa – sono state anche aumentate le risorse destinate al ‘Voucher babysitter’ alternativo al congedo parentale: da 20 a 40 milioni di euro l’anno per le lavoratrici dipendenti e da 2 a 10 milioni per le lavoratrici autonome. Rispetto agli anni passati, inoltre, il rinnovo e l’aumento delle risorse è stato stabilito per un biennio, anziché per un solo anno”. Infine, entro la fine di marzo, diventerà operativo il ‘Fondo Credito Nuovi Nati’, uno strumento destinato a fornire garanzie sui piccoli prestiti alle famiglie che avranno o adotteranno un figlio a partire dal 2017. “Si tratta di un primo passo importante e molto consistente anche dal punto di vista finanziario – conclude il ministro – in un percorso pluriennale di sostegno alle famiglie. La necessità di sostenere i genitori non si esaurisce nei primi anni di vita dei figli, pur molto gravosi dal punto di vista economico e sul piano della conciliazione con il lavoro, ma riguarda tutto il percorso di crescita dei ragazzi. Sarà, perciò, necessario riflettere e agire in modo che la famiglia non sia più un soggetto neutro per il fisco ma sia destinataria di forme specifiche di riconoscimento”.
Le misure a sostegno della natalità di rendono necessarie anche alla luce degli ultimi dati forniti dall’Istat che illustrano come il nostro un Paese invecchia mentre vede diminuire in misura inversamente proporzionale in numero dei nuovi nati: al 31 dicembre 2015 ogni 100 giovani c’erano 161,4 over65, rispetto ai 157,7 del 2014. Prosegue inoltre il calo delle nascite: i nati vivi nel 2015 sono stati 485.780 a fronte dei 502.596 dell’anno precedente (-17mila). In media 1,35 figli per donna.
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