“Una mostra da cui escono anche curiosità, domande, ipotesi che andranno verificate con ulteriori ricerche: un affondo nel Rinascimento, dunque , che continua a illuminarci e a coinvolgerci”. Così il Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Cristina Acidini, ha commentato l’apertura della mostra al Museo delle Cappelle Medicee, dal titolo “Nello splendore Mediceo. Papa Leone X a Firenze”: un’esposizione dedicata interamente a papa Leone X, realizzata in occasione dei cinquecento anni della sua elezione al soglio pontificio e che ha visto rinnovate indagini archivistiche e di ricognizioni di prima mano delle testimonianze artistiche e documentarie. “È una mostra – ha spiegato Monica Bietti, Direttrice del Museo delle Cappelle Medicee – che ha un punto di vista ben preciso: Giovanni Cardinale, poi papa Leone X visto da Firenze, prima e durante il suo pontificato, il suo debito verso la cultura umanistica appresa nel Giardino di San Marco, gli sviluppi dell’amore per l’arte e per il collezionismo con indicazioni sintetiche sulle sue imprese romane e un approfondimento su quanto volle per la sua città, per la sua chiesa, per la sua famiglia”.
Appartenente alla famiglia dei Medici, Giovanni, secondo figlio di Lorenzo il Magnifico, nacque a Firenze nel 1475 e rimase nella città toscana sino a quando venne eletto papa il 9 marzo 1513, per poi tornare nel 1513. Scelse Leone come nome papale sia in onore ai papi del passato, sia per richiamare il nome del leone (marzocco) simbolo di Firenze. Il percorso della mostra parte dall’educazione del futuro papa, a contatto con i maggiori letterati e artisti del tempo compreso il giovane Michelangelo, presenti nella corte del padre Lorenzo. Opere di Botticelli, del Ghirlandaio, del Sansovino e del Perugino illustrano la sua nomina a cardinale in giovane età e le drammatiche vicende della sua famiglia costretta a lasciare Firenze dal 1494 al 1512. Il suo pontificato venne considerato a Roma molto florido culturalmente e artisticamente: sono infatti anni in cui si avviarono i cantieri delle grandi fabbriche di Roma, fra cui la basilica di San Pietro, mentre Raffaello decorava grandi superfici pittoriche. Ovviamente la presenza di un membro della famiglia Medici al soglio pontificio, ebbe come conseguenza l’arrivo a Roma di numerosi artisti fiorentini con la speranza di ottenere dal papa commissioni importanti. Molti di questi artisti ebbero l’opportunità di applicare il proprio talento in occasione della venuta del papa Leone X a Firenze il 30 novembre del 1515: per rendere suggestivo l’ingresso in città, gli artisti fiorentini realizzarono apparati effimeri posti in luoghi simbolo del percorso effettuato dal pontefice stesso e diversi di questi manufatti sono esposti in mostra. Vi compaiono i nomi di Baldassare Peruzzi, Rosso Fiorentino e Ridolfo del Ghirlandaio. In quell’occasione a Firenze furono realizzate numerose opere di oreficeria e codici miniati per celebrare il pontificato leonino. Importante l’ultima sezione della mostra, dedicata ai progetti architettonici promossi dai Medici come il complesso laurenziano, la cui facciata fu affidata inizialmente a Michelangelo (mai realizzata) come i lavori della Sagrestia nuova che rimase incompiuta dalla partenza dello stesso Michelangelo per Roma nel 1534.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, dalla Soprintendenza Speciale per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, dal Museo delle Cappelle Medicee e da Firenze Musei. L’esposizione rimane allestita sino al 6 ottobre 2013.
Il Museo delle Cappelle medicee è aperto dal lunedì alla domenica dalle ore 8,15 alle 15,30. Chiuso la seconda e la quarta domenica del mese, come il primo, il terzo e il quinto lunedì del mese. Costo del biglietto Euro 9.00, ridotto Euro 6,00.
R.L.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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