Nicole Mitchell incontra l’Orchestra del Maggio Fiorentino

E’ passato esattamente un decennio dall’uscita di “Vision Quest”, la prima a nome Nicole Mitchell Black Heart Ensemble. Da allora, la quarantacinquenne flautista e compositrice di Syracuse (NY) ha continuato, senza un solo passo falso, a regalarci pagine di grande jazz. Fino all’ultimo bellissimo “Awekening”, pubblicato dalla Delmark lo scorso marzo, e che la vede accompagnata dal fedele ed estremamente prezioso Jeff Parker alla chitarra, da Harrison Bankhead al basso e da Avreeayl Ra alle percussioni.

Dopo gli studi effettuati all’Università di California di San Diego e un breve ma decisivo incontro con il trombettista Donald Byrd, la Mitchell si trasferisce, poco più che ventenne, a Chicago, dove conosce molti dei mebri dell’AACM, la cardinale Association for the Advancement of Creative Musicians di cui entrerà a far parte ufficialmente nel 1995 e di cui, di lì a non molto, sarà la prima presidente donna. Lungo l’arco della sua carriera, sempre contraddistinta da una notevole vena creativa, ha collaborato con autentici pezzi di storia dell’avanguardia jazzistica degli ultimi cinquant’anni come Bill Dixon, Muhal Richard Abrams, Anthony Braxton, George Lewis, Hamid Drake, Rob Mazurek. Nominata “Miglior Flautista 2010” dal Downbeat Magazine e dalla Jazz Journalist Association, Nicole Mitchell si presenta a Firenze con una data eccezionale. Occasione unica, infatti, martedì 21 giugno al Piccolo Teatro di Firenze, per ascoltarla con l’Indigo Trio e Pasquale Mirra, Michael Blake, Renée Baker (primo violino della Chicago Sinfonietta) e gli strumentisti dell’Orchestra del Maggio Fiorentino.

 Discografia consigliata (oltre ai titoli già menzionati):

“Afrika Rising”, Hope, Future and Destiny”, “Renegades”

 Collaborazioni:

Anthony Braxton: “12+1tet (Victoriaville 2007)” e “9 Compositions (Iridium) 2006”; Exploding Star Orchestra; Hamid Drake’s Bindu

Riccardo Ruggenini