Sesso al lumicino, ma proprio ino-ino, per i drogati del gioco d’azzardo. Niente da fare, bluffare non serve a niente a letto. E ad accusare il flop sono sia gli uomini che le donne. A gettare l’allarme sui problemi dei giocatori d’azzardo, quelli patologici, ormai schiavi del gioco, sono gli andrologi.
“Nel maschio si osserva spesso eiaculazione precoce e diminuzione del desiderio, nella donna mancanza del desiderio sessuale. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo osservato 26 giocatori d’azzardo che lamentavano disturbi sessuali: 18 maschi e 8 donne. L’età media dei maschi era 58 anni, mentre quella delle donne di 55 . Tutti erano dediti al gioco da più di un anno e soffrivano di disturbi sessuali da oltre 6 mesi. In particolare, 14 uomini soffrivano di eiaculazione precoce, 4 di mancanza di desiderio, mentre tutte le donne lamentavano mancanza di desiderio e quindi diminuzione dei rapporti sessuali, ridotti a 1 ogni 40 giorni. Abbiamo effettuato gli esami ormonali di maschi e femmine, erano tutti nei limiti della norma”.
Lo spiega Aldo Franco De Rose, andrologo della Clinica urologica di Genova e presidente dell’Assai (Associazione andrologi italiani). Poker, bingo, roulette, oppure slot machines e scommesse sportive. Il risultato non cambia. Nel giocatore d’azzardo patologico la libido sembra ormai avere virato verso altri lidi: il lancio di dadi, la pallina che gira, i rulli della slot machine. In un rituale ossessivo, ripetuto all’infinito.
“Quello che caratterizza e attrae il giocatore, – conferma lo psicologo romano Vincenzo Chiriacò – non è solo il desiderio di realizzare una vincita, ma tutto il rituale che si struttura intorno: dal pensiero fisso verso il gioco al momento in cui preme il bottone magico, in un esplodere di forti sensazioni ed emozioni, di cui non riesce più a fare a meno”.
Piccole comunità di recupero dal gioco d’azzardo stanno sorgendo in Italia qua e là. Ce n’è una inaugurata da poco a Reggio Emilia, in un luogo tenuto segreto. Si chiama Pluto, non costa niente ai pazienti, può ospitare fino a 6 persone. Ma chi vuole guarire dalla febbre del gioco d’azzardo e ritrovare la fiamma dell’eros perduto, alla fine deve fare da sè. Basta con le luci colorate, il brivido, le emozioni. Meglio tornare, entrambi i sessi, alla soporifera canasta. E finire la serata sotto le lenzuola.
Marcello Viaggio - Giornalista, ha esordito nel 1995 sulla rivista Italia Settimanale, con Marcello Veneziani. Dal 1998 al 2010 ha scritto sul quotidiano Il Giornale, con Andrea Pucci, oggi Vice-direttore del Tg5, e Claudio Pompei. Dal 2010 al 2011 ha scritto su Libero, in stretta collaborazione con il vicedirettore Franco Bechis. E’ stato opinionista fisso alla Tv della Libertà dell’on. Maria Vittoria Brambilla. Nell’agosto 2012 ha aperto sul web il portale NoiRoma2013.
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