“Non esiste alcun finanziamento della Russia alla Lega”.
Da ieri, da quando si è acceso lo scontro politico sul dossier sui presunti fondi russi alla Lega, tirato fuori dal sito web d’informazione Buzzfeed, a motivo del quale il Pd ha chiesto una commissione d’inchiesta, M5s ha parlato della necessità di istituirne una su tutti i fondi dei partiti (con il placet del Carroccio), mentre il premier Giuseppe Conte si è schierato col leader della Lega pur sottolineando la necessità che “la magistratura faccia il proprio lavoro”, Matteo Salvini ripete il mantra che nessun rublo è mai finito nelle tasche di un leghista.
” È tutto ridicolo. Non abbiamo mai chiesto un rublo, un dollaro, un gin tonic, un pupazzetto a NESSUNO. Rispetto il lavoro di tutti. Ho la coscienza a posto. Querelerò chi accosterà soldi della Lega alla Russia. Bilanci Lega TRASPARENTI”. ha ribadito questa mattina in un tweet il ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio.
Dalla Russia non ‘con amore’, come nel romanzo di Ian Fleming dedicato all’agente segreto James Bond, ma con ammirazione verso Salvini sì, in quanto “portatore di valori tradizionali”, arriva la dichiarazione a favore di Alexey Komov, Ambasciatore del Congresso Mondiale della Famiglia (WCF) all’Onu.
Non ha dubbi Komov, tra gli ospiti di maggior rilievo al Congresso di Verona, e presidente onorario dell’associazione Lombardia Russia di Gianluca Savoini:
“Non entro nel merito specifico della vicenda perché non conosco i dettagli – chiarisce, interpellato sull’inchiesta relativa all’ipotesi di fondi russi alla Lega – Quello che posso dire è che da noi davvero molti guardano con favore al partito di Matteo Salvini perché è portatore di valori tradizionali, come quelli della famiglia naturale, gli stessi a cui guardano i russi. Poi di finanza non so nulla”.
Quanto all’associazione Lombardia-Russia, Komov spiega che l’obiettivo è “sviluppare più relazioni, più cooperazione tra Italia e RUSSIA, sul fronte innanzitutto culturale e della difesa dei valori”. “Se ci sentiamo sotto assedio mediatico? Beh, c’è sempre una battaglia tra chi vuole rivoluzionare e chi è per la tradizione, è una lotta eterna e oggi si combatte anche sui media”, dice l’ambasciatore del Wcf.
Quanto ai suoi rapporti con l’Italia, Komov sottolinea: “Amo il popolo italiano perché è come noi. Lo dimostra il fatto che la Lega sia ogni giorno più forte e che la maggioranza degli italiani sia con Salvini”.
A.B.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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