Il britannico Oliver Hart dell’Università di Harvard e il finladese Bengt Holmstroem del Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston vincono il premio Nobel per l’economia. I due economisti hanno sviluppato quella che viene definita la teoria dei contratti, in particolare la parte relativa alle retribuzioni basate sulle performance degli alti dirigenti.
L’analisi degli accordi contrattuali ottimali pone le basi per definire le politiche in diverse aree, a partire dalla legislazione che disciplina i fallimenti fino all’impianto complessivo delle costituzioni degli Stati.
I vincitori di quest’anno hanno sviluppato la teoria dei contratti, uno schema esauriente per analizzare molte diverse problematiche dell’architettura contrattuale, come la retribuzione basata sulla performance per i top manager, le deduzioni e le coretribuzioni nelle assicurazioni e la privatizzazione delle attività del settore pubblico” si legge nelle motivazioni della Reale Accademia di Svezia. Non si sono rivelate importanti solo per l’economia ma anche per altre aree, dal diritto costituzionale al fallimento: ora abbiamo uno strumento teoretico per analizzare i contratti sia in termini finanziari che di allocazione” ha concluso l’Accademia.
I vincitori di quest’anno hanno sviluppato la teoria dei contratti, uno schema esauriente per analizzare molte diverse problematiche dell’architettura contrattuale, come la retribuzione basata sulla performance per i top manager, le deduzioni e le coretribuzioni nelle assicurazioni e la privatizzazione delle attività del settore pubblico” si legge nelle motivazioni della Reale Accademia di Svezia.
Non si sono rivelate importanti solo per l’economia ma anche per altre aree, dal diritto costituzionale al fallimento: ora abbiamo uno strumento teoretico per analizzare i contratti sia in termini finanziari che di allocazione” ha concluso l’Accademia.
Ora i due economisti divideranno il premio di 8 milioni di corone (circa 826 mila euro) assegnato da una commissione che varia tra i cinque e gli 8 studiosi, non solo svedesi, che ogni anno hanno il compito di vagliare la lista di candidati al Nobel per l’economia istituito solo nel 1968, dal momento che non compariva nella lista del gruppo originario ideato da Alfred Nobel nel 1901.
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