Sarebbero otto, secondo la procura di Roma, le ragazze coinvolte nel giro di prostituzione gestito dal caporalmaggiore dell’esercito Nunzio Pizzicalla, e il pusher Mirko Ieni. Due baby squillo, 14 e 15 anni, che si prostituivano in un appartamento dei Parioli, più altre sei maggiorenni, che ricevevano i clienti in hotel e in una casa in zona Vescovio (quartiere Africano).
Per adesso, sono oltre cinquanta, i clienti indagati e identificati dalla Procura per il reato di prostituzione minorile, ma il numero è destinato a crescere. È al vaglio degli inquirenti, infatti, la posizione di altre dieci persone, riconosciute grazie ai contatti telefonici avuti con le ragazze negli ultimi mesi.
Procede incessantemente l’azione investigativa e di riscontro del procuratore aggiunto Maria Monteleone, e del pm Cristiana Macchiusi. I clienti, iscritti sul registro degli indagati negli ultimi due giorni, non ne sono ancora a conoscenza. Inoltre i magistrati hanno deciso che non interrogheranno tutti quanti, ma ascolteranno soltanto chi si presenterà spontaneamente in Procura.
Si sta indagando anche sui contatti avvenuti tramite internet, in particolare tramite l’uso di Skype, social network di messaggistica istantanea. Infatti, si stanno identificando i soggetti che tramite questo servizio, ricevevano file delle ragazze minorenni che venivano utilizzati per pubblicizzarle sul sito di ‘bakekaincontri’. Tra questi, l’altro indagato, il commercialista Riccardo Sbarra, reo di aver ceduto questi file a un giovane di 16 anni. Sono più di duemila, i video pedopornografici trovati nel computer del commercialista, numeri imbarazzanti.
A rendere ancor più raccapricciante la vicenda, il tweet dell’onorevole del partito di Forza Italia, Massimo Corsaro, che scriveva così su Twitter due giorni fa:
‘’Adesso però risparmiateci i racconti ‘sofferti’ delle baby-squillo. Mignotte consapevoli e spontanee; giovanissime, ma sempre mignotte”.
Dichiarazione che ha alzato un polverone di polemiche:
“L’eleganza inconfondibile di Corsaro Massimo, Fratelli d’Italia, la destra dei valori”
ironizza Flavia Perina dal suo profilo Facebook, tanto per citarne una.
Indignazione anche per l’osservatorio dei minori. Il vicepresidente, Antonio Napoli, sottolinea il grave silenzio istituzionale, e colpevolizza in particolar modo la segretario del partito fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che, a suo dire si doveva comportare in tutt’altro modo:
‘’Avrebbe dovuto più di chiunque far sentire la propria indignazione”. E conclude: “in altre civiltà basterebbe anche meno per indurre il responsabile a rassegnare serene dimissioni”.
Parole sacrosante, per una vicenda che si infittisce di giorno in giorno.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy