Si chiamava Michel Demitri Shalhoub, ma dal 1962 tutti lo conosciamo col suo nome da convertito all’Islam di Omar El-Sharif. Aveva 83 anni e soffriva di Alzheimer, ieri è stato colpito da un attacco di cuore che ha stroncato la sua vita prima che lo facesse il vizio del gioco e la malattia. Ma il ricordo del suo fascino rimane.
Nato nel 1932 ad Alessandria d’Egitto, era laureato in matematica e fisica all’università del Cairo, ma la sua bellezza un po’ imperfetta e il suo fascino lo portarono al cinema facendogli raggiungere quasi subito fama mondiale. Infatti in “Lawrence d’Arabia”, suo secondo film, ricevette una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista. Raggiunse l’apice del successo nel 1966 sempre sotto la regia di David Lean ne “Il dottor Zivago”. Da allora il personaggio del protagonista, Yuri Zivago, dell’omonimo romanzo di Boris Leonidovič Pasternak ha preso definitivamente il volto bello e triste di Omar Sharif.
Nel 2003 ricevette ancora alcuni riconoscimenti e premi per “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”. Film tenero e duro in cui la cultura e la fede dell’Islam e dell’Ebraismo trovano un particolarissimo punto di incontro. Nel 2005 prestò la sua voce al saggio leone Aslan ne “Le cronache di Narnia”.
Conosceva ben 6 lingue nelle quali ha recitato per diversi paesi, ma, nonostante la sua cultura, la passione per il gioco lo rovinò in più di una occasione, fino a che non fu fermato dalla malattia. Ciò nonostante non smise mai di sostenere la necessità di una pacifica tolleranza tra Musulmani, Ebrei e Cristiani.
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