”Date per morta la Venere in pelliccia e assolvete Raffaele Sollecito”: il suo difensore l’avvocato Giulia Bongiorno, ha chiuso cosi’ la sua arringa davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Perugia per l’omicidio di Meredith Kercher. Il legale ha sottolineato che l’intero dibattimento ”si fonda sulla prova del dna della quale e’ pero’ stato indicato l’errore”.
“Nulla ricollega Raffaele Sollecito a questo delitto”, ha evidenziato il suo difensore Giulia Bongiorno nell’arringa. “I pochi indizi – ha sostenuto il legale – erano su Amanda Knox e sono stati traslati su di lui. C’é chi con una fidanzata acquisisce una famiglia, lui ha acquisito un delitto. Ma nulla – ha ribadito la Bongiorno – c’ è anche su Amanda”.