Nella tabella mondiale con la lista di Stati per tasso di suicidio, in testa compare la Corea, seguita da Lituania, Giappone e Cina. L’Italia è al 64mo posto tra i 107 Paesi presi in esame, ma vale la pena considerare che dati del 2013 riferiscono un aumento del 30%, convalidato dal consumo di farmaci contro la depressione, quadruplicato in dieci anni, che vede una persona su due farne uso.
In Europa i tassi di suicidio più alti sono riferiti ai Paesi baltici, dove circa 40 persone ogni 100mila si uccidono annualmente. Ben 60mila persone si suicidano ogni anno in Russia, circa 30mila negli Stati Uniti e altri 30mila in Giappone; vi sono infine 250mila suicidi annuali nella Repubblica popolare cinese. Nei paesi occidentali gli uomini si uccidono quattro volte maggiormente rispetto alle donne, ma queste ultime hanno maggiori probabilità di tentare il suicidio rispetto agli uomini.
Chiudo con una considerazione del filosofo Francesco Orestano.
Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.”
Potrebbe risultare difficile dimostrare il contrario.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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