Pacchi-minaccia agli ebrei romani

Tre pacchi spediti ieri ad istituzioni ebraiche romane, contenenti ciascuno una testa di maiale mozzata. Destinatari: la Sinagoga, l’ambasciata israeliana a Roma, il Museo di piazza Sant’Egidio.

E’ accaduto sabato 25 gennaio, alla vigilia della Giornata della Memoria celebrata in tutto il mondo il 27 gennaio in ricordo della liberazione del campo di Auschwitz ad opera delle truppe sovietiche.

Come se la spedizione oltraggiosa non fosse sufficiente come tentativo di propaganda antisionista, svastiche e slogan sono comparsi nella notte sui muri del III Municipio capitolino.

Nessun dubbio da parte degli investigatori che stanno setacciando ambienti di estrema destra in tutta Italia e anche sul web. Sulla vicenda indaga la Procura di Roma, che è in attesa di una relazione della Digos e potrebbe procedere per istigazione all’odio razziale.

Tra i numerosi messaggi di solidarietà alla comunità ebraica di Roma, anche quello del premier Enrico Letta, che ha definito i gesti “oltraggiosi”, ribadendo che “mai va abbassata la guardia”. Letta ha poi chiamato il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici che ha definito i pacchi “disgustose provocazioni”  invitando ad “ignorare questo gesto infame”.

Gli agenti della Digos della questura di Roma sono a lavoro per individuare i responsabili e stanno svolgendo una serie di accertamenti per capire chi ha dato l’ordine di spedizione attraverso il corriere privato ‘Tnt’. Lo spedizioniere aveva avuto in carico in tutto tre pacchi, uno destinato all’ambasciata israeliana di Roma, un secondo alla sinagoga di lungotevere Cenci e un terzo presso il museo della Memoria di Trastevere. Quest’ultimo pacco non è stato infine consegnato ma è ritornato nel deposito del corriere perché l’indirizzo era incompleto. Tutti i pacchi sono stati sequestrati dagli agenti di polizia.