Padoan: “Fiducia rafforzata, ora cogliere opportunità”

Ha preso il via oggi, all’interno degli spazi dell’università Bocconi, a Milano, la tre giorni dedicata al risparmio. Arrivata alla sesta edizione, la manifestazione quest’anno ruota intorno al tema “Il Nuovo Risparmio: strumenti per comprenderlo, soluzioni per gestirlo” e ad affrontarlo al meglio pesi massimi del calibro del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e dell’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder.

E proprio dal palco dell’ateneo milanese, Padoan, in apertura della manifestazione, torna ad affrontare il tema della ritrovata fiducia nell’economia che sta contribuendo a consolidare la crescita e la speranza di uscire presto dalla crisi.

L’Italia sta conquistando e mantiene la fiducia dei mercati e ha ottenuto la fiducia delle istituzioni internazionali, tra cui la Commissione Europea. Ora – spiega il ministro dell’Economia- bisogna vincere la battaglia della fiducia dei cittadini, delle famiglie e delle imprese italiane”.

Padoan ha evidenziato che quando questa fiducia verrà concretamente percepita, il risparmio si trasformerà “da strumento di difesa contro l’incertezza” in uno da utilizzare in maniera ottimistica e di crescita. A maggior ragione, considerato che è intenzione del Governo ”mettere tutti gli strumenti possibili a disposizione della crescita del Paese. A quel punto, potremo dire che avremo ottenuto la quadratura del cerchio”.

L’uscita dal periodo negativo, lungo oltre sei anni, è possibile, anzi, è una vera e propria “occasione indispensabile e unica per un forte miglioramento qualitativo e quantitativo della struttura economica”. Padoan è però molto chiaro nell’affermare che sarà difficile tornare “a una situazione precedente alla crisi. Non e’ possibile ne’ auspicabile”

Da qui l’impegno a rafforzare il consolidamento, soprattutto “per un Paese con un alto debito come il nostro” considerato che “un debito discendente è un elemento indispensabile per garantire fiducia sui mercati”.

Questa “finestra di opportunità” deve essere colta con convinzione dai Paesi che già stanno beneficiando del QE della Bce. Per questa ragione “Italia ed Europa hanno bisogno di più investimenti e di più propensione al rischio”, e che il risparmiatore acquisisca “familiarità” con i concetti base dell’economia “accrescendo i livelli di alfabetizzazione, cultura e consapevolezza finanziaria”, soprattutto in considerazione della concomitanza del processo di allocazione di risorse, che vanno nella direzione di maggiore accesso a strumenti di investimento “più rischiosi, nel senso positivo del termine”. Bisogna “promuovere lo sviluppo del mercato finanziario verso forme più remunerative” anche grazie a “strumenti finanziari diversificati”.

Un passaggio poi sul valore del sistema di corporate governance, che “aiuta ad accrescere la fiducia degli investitori”. Il sistema di governo societario, “avanzato e in linea con le recenti proposte della commissione europea e con le best practice internazionali”, è fondamentale per garantire la creazione di “valore a lungo termine per l’impresa e aumentarne l’attrattività nei confronti degli investitori”. E questo contribuisce anche ad assicurare il funzionamento dei mercati finanziari, facilitando l’accesso al credito.

E questa è e rimane la chiave di volta per lo sblocco definitivo dei flussi economici capace di concretizzare l’uscita dalla crisi.

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