Pakistan, coppia cristiana bruciata viva per blasfemia

Una coppia di cristiani pachistani accusati di blasfemia, è stata massacrata in Pakistan e poi gettata viva in una fornace dove si cuociono mattoni. Entrambi meno di trentanni. Lasciano tre bambini.
Accusati di aver offeso il sentimento religioso dei discendenti di Maometto, due giovani cristiani pachistani sono stati massacrati. La coppia è stata arsa viva da una folla di musulmani provenienti da cinque villaggi a sud di Lahore che li accusava di aver commesso blasfemia bruciando delle pagine del Corano. Della raccapricciante esecuzione dà notizia l’Agenzia Fides.

I due, lui Shahzad 26 anni e lei, Shama, 24, lavoravano in una fabbrica di argilla. Secondo il sito online Pakistan today, che dà molto risalto alla notizia, la coppia aveva tre figli e Shama era in attesa del quarto. Sono stati sequestrati il 2 novembre e tenuti in ostaggio per due giorni all’interno della fabbrica. Questa mattina, alle 7, sono stati spinti nella fornace dove si cuociono i mattoni.

pakistan-Come spiegato all’agenzia Fides dall’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, difensore dei diritti umani, che è stato chiamato da altri cristiani e si è recato sul luogo del tragico avvenimento, il villaggio “Chak 59”, nei pressi della cittadina di Kot Radha Kishan, a sud di Lahore, l’episodio incriminato, cioè la supposta blasfemia, è relativo alla recente morte del padre di Shahzad. Due giorni fa Shama, ripulendo l’abitazione del suocero, aveva preso alcuni oggetti personali, carte e fogli dell’uomo, ritenuti inservibili, facendone un piccolo rogo. Secondo un uomo musulmano che ha assistito alla scena, in quel rogo vi sarebbero state delle pagine del Corano. L’uomo ha quindi sparso la voce nei villaggi circostanti e una folla di oltre 100 persone ha preso in ostaggio i due giovani. Secondo il Pakistan Today, presto si è scatenata una massa inferocita, che sarebbe arrivata addirittura a 3-4mila persone; marito e moglie sarebbero stati picchiati selvaggiamente a  morte prima di essere gettati nel forno.

L’episodio, l’ultimo di una serie di violenze contro le minoranze non musulmane sunnite nel Paese, è avvenuto a Kot Radha Kishan, una città a 60 chilometri da Lahore, nell’Est del Pakistan. I due cristiani, Shehzad e Shama, marito e moglie, erano stati “accusati di aver profanato il Corano” a quanto riferisce un responsabile della polizia. In Pakistan i cristiani sono circa il 3% della popolazione. Quella cristiana è una minoranza generalmente molto povera destinata a lavori subalterni.

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