Arrestato dalla Guardia di finanza il presidente del Parma calcio Giampietro Manenti. Tra le accuse: frode informatica, utilizzo di carte di credito clonate e riciclaggio con l’aggravante del metodo mafioso. Il presidente del Parma, “dopo aver acquisito la società calcistica Parma notoriamente gravata da debiti, ha ritenuto di farvi fronte con strumenti illeciti”, dicono gli inquirenti.
L’operazione delle Fiamme Gialle denominata “Oculus” e coordinata dalla Procura di Roma, ha prodotto in totale 22 arresti e 60 perquisizioni. In manette anche alcuni dipendenti della Ragioneria dello Stato. L’indagine ha portato alla luce l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale di cui Manenti faceva parte, attiva in Italia e all’estero, con a capo Angelo Augelli e Adelio Zangrandi. Presenti anche soggetti legati alla ‘ndrangheta, quali Michele Fidale e Ilario Ventrice.
Il procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino rivela che tale organizzazione aveva messo a disposizione di Manenti la somma di 4, 5 milioni di euro, non arrivati a destinazione per motivi tecnici, che erano “provviste finanziarie su carte di credito clonate attraverso l’uso delle somme in operazioni commerciali come sponsorizzazioni, gadget e abbonamenti allo stadio”. Il mediatore di questa operazione è stato Augelli, uno dei capi della banda; “”Ottimo dai, praticamente ce lo ricompriamo noi il Parma”, si legge in una intercettazione datata 13 febbraio, conversazione tra lo stesso Augelli e il socio Zangrandi. Un altro episodio contestato, nel quale spicca il nome di Guido Tori, un commercialista di Grosseto è quello di una frode informatica, per il trasferimento di 5 milioni di euro da una banca svizzera a una società spagnola.
Duro il commento del capitano della squadra del Parma Alessandro Lucarelli, fermato davanti al centro sportivo di Collecchio: “Ogni giorno prendiamo bastonate in faccia come tifosi, città, squadra. Mi auguro che prima o poi tutto questo finisca perché onestamente non ne possiamo più”. Purtroppo la complicata vicenda della squadra non si chiude con l’arresto del suo presidente. Prevista per domani è l’udienza per la richiesta di fallimento di fronte al Tribunale di Parma.
Priscilla Muro
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