Aveva parlato spesso e dettagliatamente della sua morte, nella notte tra il 1 il 2 novembre del 1975 Pier Paolo Pasolini rimase ucciso in circostanze che ancora oggi restano poco chiare. Dopo 40 anni dalla sua scomparsa il suo ricordo continua ad alimentare ed ispirare molte forme d’arte e il suo pensiero resta ancora straordinariamente attuale.
La memoria dell’artista che fu è celebrata in questi giorni nei teatri, nei cinema, alla televisione e per radio in diversi modi, attraverso i suoi scritti, i suoi film, le sue poesie. Resta tuttavia difficile definire una personalità poliedrica ed eclettica come fu quella di Pasolini. Poeta, saggista, scrittore, regista e pittore, in ogni ambito lasciò la sua impronta, un connubio di progresso, tradizioni ed spiritualità del tutto originale.
Le Teche Rai hanno raccolto le più celebri apparizioni in Tv di Pasolini e ne hanno costruito un documentario diviso in diverse sezioni che sapientemente riesce ad illustrare buona parte della straordinaria figura di questo artista. Pasolini. Il corpo e la voce mette insieme interviste fatte allo scrittore e al regista in diverse circostanze della sua carriera in relazione a diversi argomenti. Dal rapporto con il padre, alla religione, passando per le tematiche sociali e la cultura contemporanea. Ogni sezione è arricchita da citazioni interessanti e toccanti tratte dalle sue opere e da scene dei suoi film più celebri, da Accattone, a Uccellacci e Uccellini, Il Vangelo secondo Matteo e altri.
Il documentario riesce a rappresentare bene il modo di “vivere in maniera molto interiore” proprio di Pasolini e il suo sguardo carico di meraviglia verso le cose del mondo, sperimentate spesso come un vero miracolo. Al tempo stesso se ne coglie il profondo dramma che sfociò nella sua ideologia picaresca della vita e dell’arte.
Senza essere polemico o retorico, il documentario esprime anche il pensiero sociale di Pasolini sul concetto di sviluppo legato al consumismo di massa e la necessità di riscoprire i valori che nascono dal recupero della dignità dell’essere umano come persona.
Il documentario è stato presentato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma il 24 ottobre scorso, in omaggio alla memoria di Pasolini.
Vania Amitrano
Laureata in Lettere, amante dell’arte, dello spettacolo e delle scienze umane, autrice di testi di critica cinematografica e televisiva. Ha insegnato nella scuola pubblica e privata; da anni scrive ed esplora con passione le sconfinate possibilità della comunicazione nel web.
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