Renzi ottiene il 46,7 per cento delle preferenze, Cuperlo staccato di otto punti. Prime denunce su voto irregolare.Matteo Renzi allunga il passo e si avvia verso la leadership del Partito democratico. Dopo la battaglia di numeri e comunicati, è arrivata l’ufficialità: il favorito della vigilia alla segreteria del Pd ha battuto in volata Gianni Cuperlo alle consultazioni tra gli iscritti. Renzi ha raggiunto il 46,7 per cento dei voti, Cuperlo si è fermato al 38,4 per cento. Terzo posto per Pippo Civati con il 9,2 per cento, davanti a Gianni Pittella, vicepresidente del parlamento europeo, con circa il 6 per cento.
L’affluenza è stata bassa, appena 269.140 sono stati i voti validi espressi dai soli iscritti al Pd. Mancano i dati di alcune sezioni provinciali, come Reggio Calabria, Catanzaro, Caserta, Asti, Bolzano e Rovigo, mentre in altre – emblematico il caso di Salerno – i sostenitori di Cuperlo hanno chiesto l’annullamento della convenzione per irregolarità.
I risultati sono arrivati al termine di due giorni di polemiche, culminate con il botta e risposta tra Renzi e Massimo D’Alema (secondo quest’ultimo il più giovane collega di partito è “superficiale e ignorante”). Tra i due non c’è stata mai una grande simpatia, loro stessi hanno voluto ribadirlo ad ogni occasione. Quasi come se la sfida per la segreteria fosse un affare tra l’ex presidente del Consiglio e il sindaco di Firenze.
Tra il fair play e la rabbia, uno dei primi a commentare il dato è stato Gianni Cuperlo.
“L’impianto che Matteo Renzi propone, non apre una fase nuova, ma riproduce il ventennio che vorremmo lasciarci alle spalle – ha affermato il parlamentare -. A settembre i sondaggi mi davano al 5 per cento, poi ho fatto un balzo ed ero al 14 ed invece ho preso il 40 per cento”.
Quando le urne saranno aperte anche ai non iscritti, con le primarie fissate per l’8 dicembre, il distacco tra Cuperlo e Renzi potrebbe crescere ancora di più. I sondaggi dicono che il sindaco di Firenze può superare il 70%, mentre Cuperlo rischia di non superare il 20%. Alla convenzione nazionale del 24 novembre saranno scelti i tre candidati alle primarie, dopodiché partirà la vera campagna elettorale in vista del decisivo voto del giorno dell’Immacolata.
Le zone forti di Renzi sono state la Toscana, le Marche, la provincia di Salerno, il feudo elettorale del sindaco Vincenzo De Luca. Altre due vittorie al fotofinish sono arrivate in Liguria e in Sicilia, a Palermo.. Cuperlo, invece, è risultato in testa a Bologna e in Valle d’Aosta (dove Renzi è arrivato addirittura terzo alle spalle di Civati).
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