Piovono rupie sui poveri del tempio di Banke Bihari

Nella città santa indiana di Vrindavan c’è il tempio Hindu di Banke Bihari dedicato a Kishna, molto suggestivo e riccamente decorato, un’attrazione per molti turisti che lo visitano ogni giorno, ma non senza rischi.

Il tempio è circondato da donne e bambini che chiedono l’elemosina, ma non è questo il pericolo in cui il visitatore straniero rischia di incorrere. La vera minaccia sono le scimmie, scaltre, veloci e abili scippatrici di qualunque oggetto di valore il turista porti con sé.

Alle volte sono gli stessi bambini ad averle addestrate, ma le scimmie sembrano essersi adattate talmente bene al ruolo che spesso prendono loro stesse l’iniziativa e lo fanno solo per il loro buon cuore.

È quel che è successo sabato scorso ad una sfortunata turista, che proveniva da Mumbai per offrire un tributo di preghiere a Krishna. Mentre la donna stava per dedicarsi allo shopping con le sue due figlie una scimmia lesta le ha sottratto la borsa, è salita in cima ad un albero e dall’alto ha rovesciato il contenuto della borsa. Si è così rovesciata una copiosa e gioiosa pioggia di banconote da 500 rupie sulle donne e i bambini che sono soliti chiedere la carità nei pressi del tempio. In totale sembra che la scimmia generosa abbia distribuito ben 150.000 rupie sulla folla (pari a 2.100 euro circa). La sorte ha voluto che in quel momento non ci fossero nei paraggi nemmeno venditori per poter acquistare del cibo per distrarre l’animale, così, per concludere l’opera, un’altra complice del primate ha potuto anche sottrarre il cellulare dalla tasca dei pantaloni di una delle figlie della donna mentre tentava di recuperare qualche banconota.

Il problema è che, per quanto pittoresche, le scimmie a Vrindavan stanno diventando una comunità invadente, rumorosa e spesso violenta, anche se all’occorrenza possono rivelarsi molto utili nel ruolo di originalissimi Robin Hood.

Vania Amitrano

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