Pirlo ci ripensa: resto a disposizione

“Abbiamo bisogno di lui“. Questo era l’auspicio del dimissionario vicepresidente federale Demetrio Albertini e Andrea Pirlo non si è voluto sottrarre all’appello: “Sarò a disposizione, se il prossimo mister ne avrà bisogno“. E’ questa la notizia che ci consegnano le uniche due dichiarazioni rilasciate dall’aereo della tristezza e del silenzio, quello che ha riportato l’intera  delegazione azzurra in Italia.

Demetrio Albertini al rientro a Malpensa con Pirlo e Prandelli

Un’ottima notizia per il futuro Ct della nazionale (Allegri, Mancini o Spalletti, non si dovrebbe uscire da questo terno anche se l’ex tecnico dello Zenit costa davvero troppo per le casse federali), dato che Andrea Pirlo rappresenta, in attesa della definitiva esplosione di Marco Verratti, l’unico giocatore italiano in grado di garantire una regia tanto lucida e razionale quanto non priva di acuti e lampi di genio. Un panda tra i centrocampisti nostrani. Inoltre, la sua enorme esperienza internazionale tornerà certamente utile a far maturare senza assilli non solo gli eventuali altri Verratti che il calcio dovesse proporre (e che ad oggi almeno, non ci sono) ma anche tutto il gruppo di giovani esordienti su cui, necessariamente, il nuovo Ct dovrà fondare la nazionale che, non dimentichiamolo,  sarà richiamata a far sul serio già il 9 settembre a Oslo contro la Norvegia per le qualificazioni a Euro2016. Non un’amichevole, per l’appunto.

Un dietrofront, quello di Andrea Pirlo, inatteso stante l’intenzione, annunciata già prima dell’inizio dell’avventura brasiliana e poi ribadita nell’immediata vigilia del confronto con l’Uruguay, di chiudere in ogni caso qui l’esperienza in azzurro a 35 anni da poco compiuti (il 19 maggio scorso, ndr).

E del conforto di buone nuove avevamo bisogno come ossigeno in uno dei momenti più cupi non solo della nostra massima rappresentativa ma dell’intero sistema calcio nostrano.