Mentre si discute e si polemizza sulla possibilità di nazionalizzare la società autostrade, il ruolino di marcia di magistratura governo e istituzioni locali non sembra al momento subire battute d’arresto.
Sette giorni fa alle 11.36 crollava il viadotto autostradale Morandi della A10 facendo 43 morti e 16 feriti. Oggi, in quello stesso momento gli sfollati a causa di quel crollo, si sono riuniti per un momento di raccoglimento al limite dell’area rossa nella zona di Certosa. Un modo, hanno sottolineato gli sfollati, per ricordare le vittime del crollo. I vigili del fuoco hanno momentaneamente sospeso il recupero delle macerie per consentire al consulente tecnico della procura di repertare alcuni elementi strutturali di ponte Morandi che potrebbero essere utili alle indagini. Ma su in dadini e ricerca di eventuali responsabilità si procede con cautela.
Il procuratore di Genova Francesco Cozzi non si sbilancia sulle possibili cause del crollo: “In mancanza di indicazioni specifiche, l’indagine non può che essere rivolta a una serie di possibili cause, che possono essere anche concomitanti tra loro, ma non è detto che sia così”, spiega. Cozzi ha precisato che “ancora non ci sono indagati. Stiamo svolgendo atti molto complessi e analitici, analizzando moltissimo materiale. Non è possibile restringere il campo, al momento, neppure per escludere alcune ipotesi”. I consulenti tecnici della procura sono al lavoro su reperti sequestrati nel luogo del crollo raffrontandoli con i video acquisiti e sulle carte raccolte dalla Guardia di finanza che riguardano il contratto di servizio, gli interventi manutentivi ma anche i pareri della Commissione del provveditorato opere pubbliche di Piemonte-Liguria e Val d’Aosta. “Non sono stati acquisiti nuovi video” ha detto il procuratore capo Francesco Cozzi. Secondo quanto appreso, tra i video acquisiti oltre a quelli delle webcam di Autostrade e delle varie forze dell’ordine anche alcuni registrati da privati cittadini.
Intanto a una settimana dalla tragedia, negli ospedali genovesi sono ricoverati ancora sette feriti. Oltre alle tre persone degenti ancora al San Martino, ce ne sono altre tre all’ospedale Villa Scassi e una al Galliera. Sul crollo di Ponte Morandi il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli terrà un’audizione lunedì 27 agosto, alle ore 15 presso l’Aula della Commissione Ambiente di Palazzo Montecitorio.
La Procura è pronta a far abbattere il moncone della strutturasopra agli edifici evacuati, dopo che ieri sono stati avvertiti scricchiolii. Sono in vista “giorni complicati per la viabilità di Genova”, osserva il governatore della Liguria Giovanni Toti. Il sindaco del capoluogo ligure Marco Bucci intanto assicura: “Rifaremo il ponte e sarà un altro simbolo di Genova. Chi è proprietario di casa riceverà il compenso se verrà abbattuta”.
Ieri sono state consegnate le prime cinque case agli sfollati per il crollo di ponte Morandi. Vanno a cinque nuclei familiari, per un totale di 21 persone, tra cui bambini piccoli (uno ha 3 mesi) e anziani non autosufficienti. Le chiavi sono state date dal presidente della Regione Toti e dal sindaco Bucci nel quartiere di Bolzaneto in palazzine con appartamenti di solito destinati alle forze dell’ordine e di proprietà della società pubblica Arte. Nelle prossime settimane saranno sistemati altri 40 nuclei familiari. Priorità viene data alle famiglie con bambini e anziani o disabili. “Entro l’autunno tutte le persone rimaste senza abitazione avranno una casa. Dalle parole ai fatti: fratelli genovesi, non vi lasceremo soli!”, scrive su Twitter il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Tornando alle indagini, è spuntata tra le ipotesi di possibili cause del crollo il carroponte attaccato all’impalcata di Ponte Morandi. Il suo peso, secondo quanto appreso da fonti della Procura, “potrebbe aver contribuito al cedimento di parte del viadotto”. Tuttavia Hubert Weissteiner, direttore della Weico di Velturno, la ditta che stava lavorando sul ponte crollato , sostiene, che “il carroponte non può aver contribuito al cedimento del ponte Morandi, perchè non era ancora stato installato”.
Mentre venivano consegnati i primi alloggi, il presidente della Liguria Giovanni Toti ha ricevuto una telefonata dal premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio si è complimentato con Comune e Regione per la tempestività dell’intervento ed ha chiesto a Toti di dare un abbraccio ai primi cittadini che hanno riavuto una casa e a tutti gli sfollati. La portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha reso noto che il presidente Donald Trump ha parlato con il premier italiano Giuseppe Conte “per esprimere le sue condoglianze e offrire assistenza dopo il crollo del ponte in Italia la scorsa settimana”. Ma se apre il Premier nelle stesse ore, in una intervista al Corriere della Sera, faceva spere che la proposta di risarcimento di 500 milioni avanzata dai Benetton unitamente al rifacimento di un nuovo ponte in acciaio, da realizzare in otto mesi, non appare congrua per il governo che, intanto ha avviato la procedura di annullamento della convenzione che lega Atlantia allo Stato. Devono pagare almeno quattro volte tanto…., ha detto il presidente del Consiglio, che per cifre e bilanci, anche giudiziari rimanda all’operato di magistrati e commissioni d’inchiesta.
Intanto, dopo una settimana di tonfi sui mercati, oggi il titolo Atlantia è rimbalzato in Borsa di un +3,1%.
Infine, per le conseguenze del crollo rientro rinviato di una settimana per circa 750 dei 2.600 dipendenti di Ansaldo Energia.
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