Terremoto nel mondo del calcio: sei altissimi dirigenti della Fédération Internationale de Football Association (FIFA) sono stati arrestati all’alba a Zurigo, nel lussuoso Baur au Lac Hotel, l’albergo in cui si svolge il meeting annuale della Federazione, su richiesta delle autorità statunitensi. Le accuse, che saranno formalizzate nelle prossime ore dal ministro della Giustizia americano e dal capo dell’Fbi, sono di corruzione, frode, riciclaggio di denaro e associazione per delinquere e riguardano l’operato degli ultimi due decenni. Secondo una nota diffusa dall’Ufficio federale di giustizia svizzero i sei sono sospettati di aver accettato bustarelle per oltre 100 milioni di dollari.
Tra gli arrestati ci sono Jeffrey Webb (Cayman), Eugenio Figueredo (Uruguay), Jack Warren (Trinidad & Tobago) ed Eduardo Li della Costa Rica. L’operazione è il frutto di una lunga indagine sulla corruzione, in particolare all’interno della Concacaf, condotta dall’Fbi e che faceva capo all’Attorney di Brooklyn, Loretta Lynch. La polizia svizzera si è presentata senza preavviso al Baur au Lac dove sono convenuti i grandi elettori Fifa per il voto presidenziale di venerdì in cui era atteso il quinto mandato per Sepp Blatter, capo indiscusso del calcio dal 1998, anche lui tra gli indagati.I sei dirigenti arrestati dovrebbero essere estradati negli Stati Uniti dove dovranno rispondere al giudice della corte federale di Brooklyn, a New York. In tutto le persone messe sotto accusa dovrebbero essere 14, ma non tutte si trovavano nella città svizzera dove si è svolta l’operazione. Le indagini dell’Fbi continuano – sottolineano i media americani – e presto potrebbero esserci delle nuove sorprese.
Lo scoppio dello scandalo era nell’aria da tempo: l’Fbi sta portando avanti le indagini in questa direzione già da tre anni. Ma ad imprimere un’accelerazione all’azione delle autorità americane – raccontano i media Usa – sarebbe stata in particolare la decisione dell’ex procuratore Michael Garcia, che di recente ha preso le distanze dalla Fifa dopo essere stato assunto dall’associazione per svolgere un’indagine interna. Indagine al termine della quale i vertici della Fifa hanno parlato dell’inesistenza di fatti che provino la corruzione. Conclusioni da cui l’ex procuratore si è dissociato.
Le accuse di corruzione mosse dalle autorità americane si riferiscono agli ultimi 20 anni, e riguardano tra i tanti episodi le gare per aggiudicarsi i campionati mondiali così come gli accordi per il marketing e i diritti televisivi. Nell’inchiesta sarebbero finite anche le vicende che hanno portato all’assegnazione dei mondiali del 2018 e del 2022 rispettivamente a Russia e Qatar. Ma a rivelare i dettagli dell’inchiesta saranno nelel prossime ore, nel corso di una conferenza stampa a New York, il ministro della giustizia americano, Loretta Lynch, e il numero uno dell’Fbi, James Comey.
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