L’analisi di Rete Imprese Italia denuncia la retrocessione dei consumi e dei redditi italiani, tornati ai livelli del secolo scorso. E a subire il colpo peggiore sono le imprese: oggi ne scompare una al minuto.
La crisi continua a farsi sentire: ancora in calo i consumi che, dopo aver segnato un -4,4% nel 2012, mostrano un ulteriore flessione dell’ 1,4% dagli inizi del 2013. Lo ha stimato Rete Imprese Italia, mettendo in evidenza un salto indietro di 15 anni della nostra economia: sono di 15.695 euro i consumi procapite nel 2013 rispetto a 15.753 del 1998. Retrocedono non solo i consumi ma prima ancora i redditi degli italiani, che compiono un balzo indietro di almeno 27 anni. Infatti, sempre secondo Rete Imprese Italia, il reddito disponibile degli italiani per l’anno in corso sarà in media di 16.955 euro: di poco superiore al 1986, quando le entrate medie erano di 16.748 euro. A soffrire per il crollo vertiginoso dei consumi sono soprattutto le imprese. Sale a quota 100mila il numero delle aziende che hanno chiuso i battenti nel 2012 rispetto al 2011. Lo ha reso pubblico Rete Imprese Italia in un’analisi presentata oggi: nel 2012 è scomparsa un’impresa al minuto.
Andando nello specifico, nei primi mesi dell’anno precedente sono state più di 216mila le imprese artigiane e manifatturiere che hanno dovuto ritirarsi dal mercato. Le iscrizioni ammontano invece a 147mila per un rapporto tra mortalità e natalità negativo per circa 70mila unità. E lo studio non è benevolo neanche sulle previsioni per il 2013 quando la pressione fiscale effettiva dovrebbe salire a quota 56,1%, contro il 55,2% toccato nel 2012. A contribuire a peggiorare il quadro c’è poi la burocrazia che alle imprese richiede 120 adempimenti fiscali e amministrativi all’anno, uno ogni 3 giorni, e nell’ultimo anno il sistema del credito ha ridotto di 32 miliardi l’ erogazione di finanziamenti alle aziende.
“Occorre reagire per evitare di continuare ad avvitarci in questa perniciosa spirale recessiva e tornare a crescere il più velocemente possibile”, ha detto Carlo Sangalli, presidente di turno di Rete Imprese Italia, che ha poi aggiunto: “ è quindi necessario far sentire la nostra voce e invitare, persuadere, costringere la politica a fare una riflessione vera, nuova, moderna sul ruolo che le imprese possono avere per la ripartenza della nostra economia.” Per questo, ha annunciato il presidente, per il 28 gennaio le imprese hanno proclamato una giornata di mobilitazione nazionale e la presentazione di un documento, fiduciose che si possa “riaprire una nuova stagione di dialogo che metta al centro della politica economica della prossima legislatura, chiunque governi le istanze di questo sistema di questo sistema di imprese”.
I.V.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy