I Processi civili diventano più snelli, più veloci e dalle competenze più certe. Passa alla Camera con 261 sì, 134 no e 29 astenuti la Riforma del processo civile, che mira all’accorciamento dei tempistica e alla razionalizzazione delle pratiche del tribunale, attraverso l’uso potenziato del processo civile telematico. L’altro obiettivo raggiungibile con tale procedura è il risparmio di risorse, oltre che di tempo, attraverso l’istituzione di un tribunale unico per la persona, la famiglia e i minori.
Contemporaneamente, il Senato approva la Riforma della magistratura ordinaria, che prevede un unico statuto per giudici di pace, vice procuratori onorari e giudici onorari di tribunale. In realtà, la figura di giudice onorario sarà una e la delega avrà la validità di un anno. In particolare, si allarga l’area di competenza del giudice di pace, che sarà chiamato a presenziare cause fino a 2.500 euro.
“Indubbiamente un cambio di passo nella direzione di una giustizia veloce, efficiente e al servizio dei cittadini, una riforma essenziale per la competitività del Paese”, commenta la presidente della commissione giustizia Donatella Ferranti.
“Una riforma – quella del processo civile – che garantirà processi dai tempi certi e prevedibili semplificando i riti e puntando sempre più sulla specializzazione dei magistrati”, aggiungono i due relatori del testo alla Camera, Giuseppe Berretta e Franco Vazio.
Processo civile di primo grado: cosa cambia. La parola chiave del provvedimento approvato oggi a Montecitorio, e che passa ora all’esame del Senato, sembra essere la razionalizzazione: contro lo spreco di risorse economiche, ma anche di tempo. Via libera quindi all’uso della tecnologia, per alleggerire il lavoro dei tribunali, e alla diversificazione delle competenze, onde non creare dispendiose sovrapposizioni.
In arrivo un testo unico delle norme del Processo civile telematico (PCT) , di cui il nostro Paese è stato costretto a dotarsi nel 2001, quando l’Unione europea bacchettò l’Italia a suon di sanzioni, a causa della lentezza dei processi. Il PCT, attivo a Milano, Bari, Bologna, Napoli, Genova e Catania, può essere usato in contenziosi, processi di lavoro, procedure concorsuali. Verranno anche introdotte nuove funzioni, che permetteranno la partecipazione e la verbalizzazione a distanza alle udienze. Le vendite immobiliari ad esempio, in caso di pignoramento, dovranno svolgersi esclusivamente per questa via.
Soppresso il tribunale dei minori, il cui ruolo sarà svolto da una specifica sezione di un unico tribunale per la persona, la famiglia e appunto, i minori, che vedranno rafforzato l’obbligo di ascolto da parte dei giudici.
Tempistica dei processi. Da una parte, si tende a produrre nuove modalità di risoluzione dei contenziosi, senza arrivare al processo. Viene quindi potenziato l’arbitrato nei procedimenti speciali e l’istituto della conciliazione del giudice che, in caso di mancato accordo tra le parti, ne terrà conto in sede di giudizio. Dall’altra si mira ad abbreviare i tempi: sancito l’obbligo del rito semplificato, con la prima udienza mai oltre i tre mesi. Chi vorrà impugnare la sentenza, avrà tempo fino a 30 giorni e non più sei mesi, per presentarsi in appello, dove inoltre verranno inseriti filtri maggiori, e 60 giorni per presentarsi in cassazione.
I giudici e gli avvocati di parte dovranno, per legge, elaborare atti sintetici e avranno scadenze più strette. Coloro che “allungano il brodo”, con liti temerarie, notifiche di atti volutamente in ritardo e così via, saranno chiamati a sborsare cifre pari al doppio o al quintuplo delle spese legali o comunque a una sanzione da versare alla Cassa delle Ammende.
Il Tribunale delle imprese, rinomitato “per l’impresa e il mercato“, oltre che di contratti pubblici di appalto di rilevanza comunitaria e controversie in materia societaria, si occuperà anche di: concorrenza sleale e controversie tra le persone, pubblicità ingannevole e class action. Le controversie di lavoro potranno inoltre essere risolte, qualora le due parti lo vogliano, attraverso la negoziazione assistita condotta dagli avvocati di parte.
Previsto il rafforzamento dei decreti ingiuntivi, ma non si potranno inoltre pignorare i beni di uso quotidiano e di modesto valore e, nei casi di espropriazione di beni indivisi, il giudice procederà per intero e non pro quota, risarcendo il coniunge non debitore. Previsti Premi ai tribunali più efficienti, quelli che riusciranno a smaltire il lavoro arretrato: 40% per chi elimina i sospesi di più di 10 anni, 35% a chi smaltisce 1/5 delle pendenze di più di tre anni in primo grado e di più di due in secondo grado.
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