Sono 43,7 milioni di persone costrette alla fuga in tutto il mondo. Non sono stati mai cosi’ tanti negli ultimi 15 anni. Di questi, i 4/5 sono accolti da paesi in via di sviluppo e cio’ avviene in un periodo segnato da una crescente ostilita’ nei confronti di rifugiati in molti paesi industrializzati. E’ quanto indica il rapporto statistico annuale dell’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr) pubblicato in concomitanza con la giornata mondiale del rifugiato.
In base ai dati del rapporto ‘Global Trends 2010′ Pakistan, Iran e Siria ospitano il maggior numero di rifugiati, rispettivamente 1,9 milioni, 1,1, milione e un milione. Il Pakistan, ad esempio, risente dell’impatto economico maggiore con 710 rifugiati per ogni dollaro pro capite. In termini di paragone, la Germania, il paese industrializzato con la più alta popolazione di rifugiati (594 mila) accoglie 17 persone costrette alla fuga dalle loro patrie per ogni dollaro pro capite del pil. Dei 43,7 milioni di persone costrette alla fuga, 15,4 milioni sono rifugiati, 27,5 milioni sono sfollati interni a causa di conflitti e circa 850 mila sono i richiedenti asilo. E’ ‘particolarmente angosciante’, infine, – secondo Unhcr – il dato delle 15.500 domande di asilo presentato da minori non accompagnati o separati, gran parte dei quali somali o afgani. E il rapporto – si precisa – non prende in esame gli spostamenti forzati di popolazione nei primi 6 mesi del 2011, come quelli in Libia, Costa d’Avorio e Siria. “Siamo assolutamente contrari a qualsiasi forma di respingimento”. Lo ha affermato l’alto commissario dell’Onu per i rifugiati Antonio Guterres rispondendo ad una domanda sul ritorno di una simile ipotesi emersa a Pontida. “Il modo migliore per risolvere la situazione non è respingere barche ma garantire accesso a territori”, ha evidenziato Guterres a Roma per celebrare la Giornata mondiale dei rifugiati. “Ho incontrato un rappresentante del ministero per gli Affari Esteri – ha aggiunto l’alto commissario dell’Unhcr – e la nostra posizione è chiara: per noi i respingimenti sono inaccettabili”. Guterres, in una conferenza all’Associazione della stampa estera in Italia ha spiegato che “laddove arrivano barche con migranti e rifugiati noi avalliamo come procedura non il respingimento della barca ma la garanzia dell’accesso a tutte le persone”. Poi “chi ha diritto all’asilo politico deve essere accolto mentre gli altri possono essere rimandati indietro nel rispetto del diritto internazionale”, ha osservato l’alto commissario.
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