Notte magica, quella appena trascorsa, per settantamila romani e turisti, che per la non modica cifra di 90 euro a testa hanno potuto partecipare al concerto dei Rolling Stones al Circo Massimo, gremito di vecchi fan e giovanissimi proseliti. Una vera e propria festa per una folla ordinata che -dai bambini in spalla ai genitori ai coetanei degli Stones- ha cominciato a cantare ieri sera, poco prima delle 22.00, quando Mick Jagger e compagni hanno attaccato le prime note di ‘Jumpin’ Jack Flash‘. “Ciao Italia, come è bello essere di nuovo qui. Che posto fantastico il Circo Massimo” è stato il saluto di Mick al pubblico in delirio, che ha prima applaudito l’esibizione di una ‘spalla’ di tutto rispetto come John Mayer e poi si e’ scatenata al primo riff di Keith Richards.
Moderni Ben Hur, i ‘vecchietti’ del Rock al Circo Massimo al posto delle bighe hanno ‘inforcato’ chitarre, basso e microfoni per la gioia di migliaia di fan di ogni generazione, accalcati fin dalle quattro del pomeriggio sotto un cielo clemente e un sole non troppo cocente. Un Mick Jagger strabiliante, che tra un outfit e l’altro ha percorso, anzi ballato di continuo sul mega palco allestito per l’evento. Cinquant’anni -di carriera- e non sentirli: il concerto di ieri rientra nell’ambito del “14 on fire European Tour” che, per festeggiare appunto cinque decenni di attività artistica, ha già portato il “gruppo rock della linguaccia“ad Oslo, Lisbona, Zurigo, Tel Aviv, Verlino, Parigi, Vienna e Dusseldorf. La tournee terminerà con le esibizioni in Spagna e Danimarca. Il concerto ha ricalcato quelli supercollaudati delle tappe precedenti: in apertura, come previsto, ‘Jumpin’ Jack Flash’ e, a seguire, tutte la canzoni del gruppo piu’ famoso del rock, ormai classici della musica.
Il pubblico si commuove quando Jagger afferma di sentirsi “romantic” e intona “Streets of Love”, ma poco dopo ritorna il Mick ironico di sempre e prevede, parlando ancora in italiano, che “l’Italia vincerà la coppa del mondo. In bocca al lupo per martedì, vincerete per 2 a 1″. E poi presenta, come se ve ne fosse bisogno, la band: Keith Richards, con l’inseparabile bandana fermacapelli, Ronnie Wood -“lui non mangia abbastanza pasta” ironizza- e Charlie Watts, il più “tranquillo”, seduto dietro la batteria. Poi, tutti insieme, a mezzanotte, salutano il pubblico cantando l’immancabile “Satisfaction“: tutti insieme davvero, perchè la voce di Jagger e del coro sul palco è sovrastata ampiamente dal “coro” dei fan, che “can get satisfaction“.
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