“La ‘ndrangheta è una scelta di vita!”. Così scrive in una lettera l’imprenditore di origini calabresi Pasquale Capano, residente da anni a Roma, all’Infernetto, del cui arresto, avvenuto giorni fa, si è saputo solo questa mattina. L’uomo, che per evitare i controlli era solito muoversi addirittura con un passaporto diplomatico, era affiliato alla ‘ndrangheta e legato alla criminalità romana: la banda della Magliana e la famiglia Casamonica.
Il video dell’arresto sul sito della Guardia di Finanza.
Secondo gli inquirenti, l’imprenditore attraverso l’utilizzo di società intestate a prestanome, “aveva posto in essere una serie di investimenti nel settore turistico immobiliare agevolando il clan ‘ndranghetista Muto di Cetraro (Cosenza), tant’è che i beni e le aziende erano già stati oggetto di sequestro”. Insieme a Capano sono stati arrestati la moglie e il cognato, entrambi finiti ai domiciliari.
Nella lettera indirizzata a un affiliato alle cosche, rinvenuta dagli investigatori, Capano scrive frasi-choc del tipo: “Il tempo ha dato ragione agli uomini d’onore di una volta, che consideravano l’Onorata società pari alla Sacra famiglia, non come opportunità affaristica ma come scelta di vita”. E ancora: “La fratellanza è un legame che si stabilisce attraverso un rituale iniziatico d’ingresso nell’Onorata società, radicato nella storia antica della nostra terra d’origine, la Calabria”.
L’arresto dell’imprenditore testimonia una volta di più il salto di qualità che le cosche stanno compiendo a Roma. Il core business degli introiti resta sempre il traffico di droga. Non dimentichiamo che sul mercato il prezzo di 1 grammo di cocaina va da 100 a 120 euro. Ma secondo l’Osservatorio per la sicurezza e legalità della Regione, i clan oggi investono sempre di più nell’acquisto di ristoranti, alberghi, discoteche, aziende. Tutte attività imprenditoriali che danno la possibilità di reinvestire i proventi della droga nel riciclaggio di denaro sporco e nell’usura.
A novembre ai Casamonica fu sequestrato un vero tesoro: 12 auto di lusso, fra cui Ferrari e Bmw, un’immensa villa, ristoranti e una discoteca a Testaccio legata alla movida, valore complessivo 3 milioni. L’imprenditore dell’Infernetto, secondo gli inquirenti, era in affari proprio con i Casamonica e responsabile di specifiche condotte usuraie in sodalizio con un membro della famiglia.
Marcello Viaggio - Giornalista, ha esordito nel 1995 sulla rivista Italia Settimanale, con Marcello Veneziani. Dal 1998 al 2010 ha scritto sul quotidiano Il Giornale, con Andrea Pucci, oggi Vice-direttore del Tg5, e Claudio Pompei. Dal 2010 al 2011 ha scritto su Libero, in stretta collaborazione con il vicedirettore Franco Bechis. E’ stato opinionista fisso alla Tv della Libertà dell’on. Maria Vittoria Brambilla. Nell’agosto 2012 ha aperto sul web il portale NoiRoma2013.
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