Agguato a Roma. Un 17enne è stato raggiunto alla testa da due colpi di pistola nella zona di via Villa Abate, a Tor della Monaca, alla periferia di Roma. E’ accaduto ieri sera. Il giovane è stato soccorso e adesso si trova ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico di Tor Vergata. Sull’ episodio indagano i carabinieri di Frascati. Al momento sembra che il ragazzo non sia ancora stato identificato.
Tor Bella Monaca non è nuova ad episodi del genere. Nel marzo 2013 a rimanere vittima di un agguato, forse della criminalità organizzata, fu un barista di 65 anni, Serafino Maurizio Cordaro, colpito da tre colpi di pistola mentre era nel suo bar in via degli Acquaroni.
Tor Bella Monaca è uno dei quartieri tra i più degradati della Capitale che si trova nella zona Est, oltre il G.R.A.. Sorto tra gli anni Venti e Trenta su un’area appartenuta prima alla famiglia Borghese e poi al conte Vaselli, con il piano regolatore del 1962 viene dichiarata “zona di espansione”. Il suo sviluppo viene attuato negli anni Ottanta con piani di edilizia economica e popolare che prevedono la costruzione di quattro ‘torri’, a quindici piani. La mancanza di servizi ed opere pubbliche collegati a queste realizzazioni edilizie ha determinato una situazione di degrado. E’ il motivo per cui il predecessore di Ignazio Marino, l’ex sindaco Gianni Alemanno, aveva appoggiato il progetto Masterplan che. secondo i dettami dell’architetto Leon Krier, sul modello della Garbatella prevedeva l’abbattimento delle torri di Tor Bella Monaca e la ricostruzione di case a dimensione umana, massimo a quattro piani. Oltre a piazze, isole pedonali e aree verdi. Il progetto che prevedeva lavori per la durata di 7 anni, non ha mai visto la luce: finita l’era Alemanno, addio anche al Masterplan di TBM per il ‘no’ del Consiglio capitolino.
Nelle case diTor Bella Monaca risiedono numerose persone nel disagio assoluto: proprio in questa zona è stata rilevato dalle Forze dell’Ordine il numero più alto di casi di violenza sulle donne. Ma non solo. Nel 2009 una lite condominiale sfociò nell’assassinio a coltellate di una ragazza, una giovane mamma, ad opera di una donna anziana.
Per le strade di un quartiere periferico di una grande metropoli come Roma, non è poi tanto difficile che la rabbia, come in questo caso, possa trasformarsi in follia.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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