Duecentomila secondo gli organizzatori. Duecentomila persone confluite da ogni parte d’Italia in piazza San Giovanni, a Roma, per rivendicare l’orgoglio di essere italiani.
‘Orgoglio italiano! Una patria da amare e difendere’, il titolo della manifestazione annunciata da Matteo Salvini il 9 settembre scorso, durante il riuscitissimo raduno di protesta indetto da Fratelli d’Italia nel giorno in cui la Camera ha votato il governo giallo rosso, campeggia su sfondo per metà azzurro e per metà tricolore. Ai due estremi dello slogan, più piccoli ma ben visibili, il simbolo della Lega a sinistra e a destra la scritta ‘Prima gli Italiani’. Lo striscione ha fatto da ‘quinta’ sul palco dove si sono alternati sindaci e governatori di Lega e Centrodestra.
Oggi il centrodestra è di nuovo riunito e coeso più di prima. Sul palco nella storica piazza che già nel 2006 ‘sopportò ‘ il peso di qualche centinaio di migliaia di persone che protestavano contro il governo di Prodi per essere considerati dei bancomat, i tre leader – Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi – sono nuovamente uniti per ribadire “mai con il Pd è mai con i Cinque Stelle”.
“Non pensavo di tornare in piazza per gli stessi motivi di 13 anni fa – dice Silvio Berlusconi – compiaciuto della forte risposta del popolo italiano deluso e arrabbiato per il fatto di essere governato da una coalizione legittima dal punto di vista costituzionale, illegittima da quello politico. “All’amore per le tasse hanno aggiunto – commenta il leader di FI – hanno aggiunto l’amore per le manette: ti spremono come un limone e se hai sbagliato a pagare qualcosa, con i loro magistrati ti sbatto in galera per 8 anni!” Berlusconi invita a dire “no al governo del giustizialismo fuori controllo. Il governo più a sinistra della storia. Il governo delle cinque sinistre”, alludendo alla Magistratura come ulteriore forza politica della sinistra.
Giorgia Meloni è la più agguerrita dei tre. La sua schiettezza e capacità oratoria le fanno toccare in 24 minuti tanti temi caldi. A cominciare dalla cittadinanza agli immigrati, primo provvedimento calendarizzato in Parlamento dal Conte bis: “La legge Boldrini per dare la cittadinanza automatica agli immigrati. Dicono cose vogliono darla ai ragazzi che studiano con i nostri figli. Ma non è vero: usano i bambini come scudi umani per regalare la cittadinanza a tutti. La cittadinanza italiana non si regala, te la devi sudare, te la devi meritare. Non è un diritto, è un premio per chi rispetta le nostre regole, la nostra legge, la nostra identità”. Per passare a parlare di quei simboli che la sinistra vorrebbe cancellare, i simboli di una cristianità sulla quale fonda lo Stato italiano come anche l’Europa. ” Noi li difenderemo – assicura Giorgia Meloni – difenderemo le chiese. Difenderemo la nostra integrità, noi difenderemo Dio Patria e Famiglia. E fatevene una ragione”, conclude immaginando i commenti che la frase scatenerà tra gli avversari e sui media che parleranno della manifestazione del Centrodestra.
Ma la leader di FDI non dimentica la città che le ha dato i natali e nella quale è costretta a muoversi tutti i giorni, con i gravi disagi che ormai nessun cittadino può più negare. La Meloni parla del caos di Roma, una città amministrata male dai M5S: “Neanche per attimo abbiamo pensato che la Raggi potesse essere un sindaco decente. Noi di Fratelli ‘Italia abbiamo fatto un’opposizione dura e la faremo fino a quando non avremo liberato questa meravigliosa città dalla miseria grillina”. Una “opposizione dura” sarà’ riservata anche “a questo governo, nato per impedire agli italiani di fare quello che avrebbero voluto. perché la democrazia per loro funziona così: o mi voti o non voti, o voti la sinistra o non puoi votare” ha detto la “combattente per la libertà”, come l’ha definita il presentatore della manifestazione.
Chiude Matteo Salvini, che dalla piazza ha ricevuto diversi cori inneggianti il suo nome. Prima di parlare fa partire un video con le immagini di Oriana Fallaci e la voce narrante della giornalista Maria Giovanna Maglie. Il testo è tratto dal libro “La rabbia e l’orgoglio”. “Da noi non c’è posto per muezzin, schede e burka”. La Fallaci difende strenuamente e con durezza la sua italianità, la sua patria, le sue origini. “La rabbia e l’orgoglio me l’hanno ordinato- dice – la coscienza pulita me l’hanno consentito”. Salvini inizia i sui 40 minuti di monologo ammettendo, in riferimento ad una accusa della Raggi, di essere “ossessionato” dal fatto che vuole una Italia più ordinata e pulita e anche una Roma più sicura e pulita: “Due incapaci che si mettono insieme non fanno un buon sindaco è un buon governatore”, e chiede ai re senti di dare una mano per mandare a casa la sindaca e Zingaretti “il duo sciagura, Gianni e Pinotto”.
“Oggi avete visto su questo palco il buon governo della Lega e del centrodestra: oggi ha visto su questo palco i governatori 10 regioni, centinaia di comuni”, dice Salvini.”Dive c’è un sindaco dellaLega non entrano altri clandestini e dove c’è un governatore del centrodestra è garantita una sanità efficiente, strade e o, ospedali e scuole curate, sostegno alle imprese, agli agricoltori, alle famiglie, asili nido gratis”. Salvini ha scelto di aprire la giornata a San Giovanni facendo parlare i rappresentanti della polizia penitenziaria “perche’ sono convinto che valga di più la parola di un poliziotto di quella di uno stupratore”, facendo riferimento al recentissimo episodio di Torino dove sei poliziotti sono stati arrestati per maltrattamenti nei confronti di pedofili e stupratori.
“Noi al governo torneremo, e questa piazza lo rappresenta, dalla porta principale senza trucco e senza inganno”. Lo ha detto in chiusura Matteo Salvini alla folla, raramente vista così numerosa. Un popolo che esprime una grande determinazione: uniti sono riusciti ad esprimere con orgoglio l’intenzione di licenziare il governo delle poltrone e il peggiore sindaco della Capitale di tutti i tempi.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy