Il premier Giuseppe Conte dal G7 di Charlevoix lo ha spiegato in un twitter: “Sono d’accordo con il presidente Trump: la Russia dovrebbe rientrare nel G8. E’ nell’interesse di tutti”.
Italia e Stati Uniti insieme per far tornare la Russia nel club dei grandi. Donald Trump lancia la sua ultima provocazione mentre arriva al vertice in Canada delle sette principali potenze economiche. Chiede che Mosca venga riammessa senza indugi nel summit e nel club esclusivo delle potenze economiche. “La Russia dovrebbe essere nei meeting”, ha detto appena prima di decollare alla volta di quello che oggi e domani minaccia di essere il G7 più polemico della storia. Una “rientry”, quella di Mosca, invocata dal presidente americano senza menzionare alcuna condizione o concessione da parte del governo di Vladimir Putin.
Di parere contrario, invece, la cancelliera Angela Merckel che due giorni fa ha spiegato che “l’esclusione della Russia dal G8 era inevitabile” in quanto i membri del G7 sono sostenitori del rispetto dell’ordine legale internazionale, e l’annessione della Crimea da parte della Russia è una violazione del diritto internazionale.
In precedenza, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che il G7 non ha la stessa rilevanza del G20. La Crimea è entrata a far parte della Federazione Russa dopo il referendum del marzo 2014. Nello stesso anno i leader del G7 – Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Giappone e Canada, il gruppo dei sette paesi con le economie più sviluppate del mondo – hanno deciso di sospendere la partecipazione del governo russo al G8, in seguito alla grave crisi internazionale che si è sviluppata attorno all’annessione della Crimea al territorio russo. La Russia era entrata a far parte del gruppo nel 1997, principalmente per ragioni politiche.
Nel comunicato congiunto si specificava che la sospensione della Russia dal G8 sarebbe durata fino a che il governo russo non avesse modificato il suo atteggiamento all’interno del gruppo. Le ragioni della decisione del G7 venivano così ribadite nel comunicato:
«Il diritto internazionale proibisce l’acquisizione di una parte o di un intero territorio attraverso la coercizione o la forza. Tali comportamenti violano i principi base che costituiscono il sistema internazionale. Condanniamo il referendum illegale tenuto in Crimea, in violazione della Costituzione dell’Ucraina. Condanniamo inoltre con forza il tentativo illegale, da parte russa, di annettere la Crimea in violazione del diritto internazionale consuetudinario e pattizio. Non riconosciamo né l’uno né l’altro.»
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