La banca fallisce e i suoi risparmi di una vita vanno in fumo. Un dramma tanto grande da trasformarsi in tragedia. E così D.L., pensionato di quasi 70 anni, abitante a Civitavecchia, non potendo sopportare di avere perso quella che doveva rappresentare la sicurezza per la sua vecchiaia ha scelto di porre fine alla sua vita impiccandosi alla ringhiera del balcone di casa. Ex operaio Enel, correntista da circa 50 anni della Banca Etruria, vi aveva affidato i suoi soldi – oltre 100 mila euro, si parla addirittura di 170 mila euro – suddivisi tra obbligazioni e contanti (c’era anche un lingotto d’oro). Uno dei quattro istituti in crisi, per l’esattezza quello del papà del ministro Maria Elena Boschi, salvati dal governo con il decreto Salva banche che ha azzerato il valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate emesse dagli stesi istituti di credito. I risparmi di una vita azzerati dal giorno alla notte, il motivo – secondo quanto riportato da Etruria News – che ha portato D.L. a prendere il 28 novembre scorso la tremenda decisione.
La notizi , che è stata resa pubblica dalla famiglia dello sfortunato risparmiatore solo dopo che nel computer di casa è stata trovata una sua lettera dove è spiegato chiaramente il motivo del gesto estremo, è stata riportata ieri dalla testata online locale. Secondo il direttore Paolo Gianlorenzo, quello lasciato dal 68enne “è un atto di accusa nei confronti della banca Etruria. Il signore era un correntista da 50 anni e da mesi cercava di rientrare in possesso dei suoi soldi: aveva anche proposto alla banca di accontentarsi di una somma più bassa”. “L’uomo accusa l’istituto di credito Etruria di avergli cambiato il profilo da basso ad alto rischio e di avergli addirittura mandato un funzionario da Arezzo per rassicurarlo che i suoi risparmi sarebbero stati in buone mani”.
Della tragedia si sono interessate anche le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori che hanno chiesto al procuratore capo di Civitavecchia di aprire un’indagine per verificare se il decreto sulla risoluzione delle 4 banche sia “compatibile con le norme penali e con la Costituzione”.
Un “suicidio di Stato”, commenta su Facebook Matteo Salvini. “Pensionato suicida a Civitavecchia perché, per colpa di Banca Etruria e di un governo assente, aveva perso i risparmi di una vita – attacca il segretario della Lega Nord – Un suicidio di Stato”. Oggi Salvini è ad Arezzo (corso Italia 179) per incontrare i risparmiatori fregati da Banca Etruria, dall’Europa e dal governo”.
I titolari di obbligazioni subordinate di Banca Etruria si sono riuniti mercoledì presso la Borsa merci di Arezzo per fare il punto sulla situazione e decidere come muoversi per cercare di recuperare i risparmi perduti. Non sono mancati attimi di tensione nei confronti del governo, accusato di “non aver fatto niente” per evitare quella che in diversi hanno definito “una catastrofe”: “Avete salvato le banche, avete inguaiato noi”. Un pensionato ha detto di aver perduto i suoi unici ventimila euro messi da parte. La maggior parte dei partecipanti si è detta contraria all’ipotesi di poter rientrare in possesso di solo una parte di quanto perduto.
Non tarda ad arrivare anche il commento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sul decreto salva banche e sul suicidio di un obbligazionista di Banca Etruria: «Non sono abituato a strumentalizzare la vita e la morte di alcune persone – dice il premier – Il governo esprime il proprio dolore e fa le condoglianze alla famiglia» Il governo, continua il presidente del Consiglio, «è al lavoro per trovare soluzioni»: «Il Governo italiano quando ha visto che quattro banche rischiavano di chiudere e rischiavano di perdere migliaia di posti di lavoro e i soldi dei contribuenti è intervenuto – spiega il presidente del Consiglio, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi per la presentazione della collaborazione Enel-Unhcr a sostegno del progetto «Educate a Child» in Siria – e sono molto lieto delle misure che ha preso perché ha salvato i soldi dei conti correnti e i posti di lavoro». Detto questo, aggiunge Renzi, «c’è pieno interesse del governo a che tutte le autorità preposte facciano tutti gli sforzi per chiarire le responsabilità del passato. Vediamo di buon occhio che il Parlamento apra commissioni di indagine su ciò che è avvenuto nel sistema bancario italiano ed europeo negli ultimi anni».
Sul gesto del pensionato di Civitavecchia interviene la Cei: «Speriamo che questo faccia riflettere un po’ tutti quanti noi – commenta il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, Nunzio Galantino – a non misurare la vita e il progresso della civiltà soltanto col Pil o le percentuali dei soldi. Speriamo di no».
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