Se ne è andato con un “grazie”. Ha salutato così, sommessamente, e con un sorriso sofferto quanti, in queste ultime ore di vita, si erano presi cura di lui. Una volta tanto erano gli altri a prendere per mano un guerriero morente che per più di sessant’anni si era preso cura di tutti gli italiani, soprattutto dei più deboli, dei discriminati e degli esclusi. E lo aveva fatto, lui, laico e libertario dal più profondo dell’animo, nel solco dei valori cristiani più nobili, votato alla difesa e al più esasperato rispetto dei diritti civili della comunità nazionale.
Se ne va un grande statista, “un leone della libertà” come lo ha definito il presidente del Consiglio Matteo Renzi ricordando la sua figura. Ma se ne va anche un grande uomo e un coraggiosissimo politico che con le armi e la forza della disperazione degli esclusi, in anni non sospetti, e a fianco di uomini come Ernesto Rossi, Mario Pannunzio ed Eugenio Scalfari, da radicale integralista e persona onesta iniziava quella crociata contro i ritardi della società italiana che lo avrebbero presto trasformato nel paladino della lotta alla corruzione, alla prevaricazione, alle ingiustizie e alle diseguaglianze.
E le sue lotte avrebbero ben presto cambiato l’Italia, un’Italia condizionata dalle oligarchie politiche e sindacali, dalla Chiesa cattolica, da un capitalismo ottuso e da una burocrazia asfissiante intenzionata a negare ai cittadini il diritto di non essere più considerati sudditi.
Nella sua visione mistica della libertà e dei diritti violati, quando il terrorismo mette a rischio la convivenza democratica non esita a schierarsi contro le derive autoritarie di alcuni settori dello Stato nei confronti dell’eversione. E nel condannare la lotta armata non esitò, nei cosiddetti anni di piombo, a prendere le parti di chi alla macelleria pseudo insurrezionalista, a destra come a sinistra, aveva fornito adesione, forza organizzativa e sangue.
E quando, alla fine degli anni settanta, con la legge Reale ed in pieno compromesso storico lui sceglie la difesa di chi, sbagliando, stava portando il Paese ad una guerra civile non più strisciante ma di massa e di classe, scelse la difesa del diritto dei terroristi a sbagliare ma non scelse mai le ragioni di chi aveva optato per la lotta armata. Scelse, da grande politico la strada del diritto e del dialogo e non quella delle leggi e delle carceri speciali.
Il tempo e la fine del terrorismo avrebbero detto, soltanto molti anni dopo, quanto avesse visto giusto Marco Pannella su quella tremenda pagina dell’emergenza nazionale. Ma il Marco nazionale seppe anche anticipare ed affrontare i cambiamenti profondi che covavano sotto la cenere della trasformazione della società italiana seguita al boom economico e al terrorismo. E’ lui a comprendere che, anche a prezzo di grandi sacrifici economici, l’Italia doveva rinunciare al nucleare così come per primo solleva il problema drammatico dei diritti civili degli esclusi: dei gay, delle lesbiche dei transessuali, dei carcerati, dei drogati. In una parola dei “diversi”. Per aprire nuovi fronti necessari ad ampliare la casa dei diritti civili non esitò ad armare storici digiuni mobilitando al contempo coscienze e cittadini arruolati per cambiare regole del gioco profondamente ingiuste e attraverso lo strumento del referendum e dei ricorsi legali fece crescere, non poco, la società civile italiana.
Vinse, ma conobbe, spesso, anche l’amarezza della sconfitta, senza comunque mai demordere o abbassare la guardia.
Con lui se ne va un pezzo di storia patria. Se ne va un grande che nella non violenza vedeva il passaggio obbligato verso il paradiso dei diritti e della libertà per tutti. Nessuno escluso. Con Marco Pannella si esaurisce una fase storica, muore un mondo che ha trasformato profondamente l’Italia. Se ne è andato l’ultimo dinosauro della politica. Con lui se ne va un po’ di tutti noi. Da oggi più orfani e meno sicuri.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy