«Sextorsion», viene definita con linguaggio che meglio si adatta ai tempi attuali, anche se il copione è già conosciuto ed altro non è se non l’adattamento informatico dell’eterno ricatto a sfondo erotico.
Venivano attirati sui sociali network da avvenenti ragazze-esca e poi convinti a partecipare al “cybersex” con delle webcam. Il raggiro corre su internet ed a cadere nel tranello sono stati per lo più di uomini di mezza età ai quali sono stati chiesti migliaia di dollari in cambio del silenzio sull’esistenza di foto e video registrati che se diffusi avrebbero destato un certo disappunto tra amici e familiari delle vittime. Secondo l’inquirente scozzese Gary Cunningham questo tipo di ricatto è il motivo alla base del suicidio di un ragazzo di 17 anni che avrebbe partecipato ad una chat erotica. Solo ad Hong Kong l’Interpol ha registrato 530 vittime della rete e l’Interpol nel quadro dell’inchiesta su una rete mondiale di “sextorsion” è riuscita finalmente a rintracciare ed arrestare cinquantotto persone. Il sistema sfruttava, appunto, le immagini porno in rete per ricattare i soggetti delle foto e dei video.
“E’ stata smantellata una rete enorme”, ha dichiarato il direttore dell’unità di lotta alla cybercriminalità dell’Interpol, Sanjay Virmani.
L’allarmante trend del “sextorsion” è sotto osservazione già da tempo. Oltre un anno fa l’Fbi osservò che a rimanerne vittima erano soprattutto giovanissimi. Ma il fenomeno in forte e rapida espansione fa vittime soprattutto tra gli uomini che vengono adescati di solito da donne sui social network. Dopo i primi contatti il dialogo si sposta su programmi di videofonia e lì l’autrice si denuda di fronte alla webcam, chiedendo alla vittima di fare altrettanto. Quest’ultima viene fotografata e poi viene richiesta una somma di denaro pena, in caso di resistenza, la pubblicazione delle imbarazzanti e compromettenti immagini sui siti di dominio pubblico. Il sesso facile – o l’illusione tale – si conferma dunque uno degli elementi chiave del successo di internet e dei social network, in grado di far cadere non solo freni inibitori ma anche elementari attenzioni che altrove e in altre situazioni non verrebbero certo meno. Il consiglio della polizia rimane comunque quello di denunciare il ricatto.
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