Sul “simbolo dell’Italia che riparte”, come lo ha definito il Capo dello Stato Sergio Mattarella, si alza oggi il sipario. A 109 anni dall’ultima edizione che alla città meneghina ha lasciato in eredità il parco Sempione, l’Expo dedicato all’alimentazione e al cibo apre oggi i battenti al folto pubblico: 20 milioni i visitatori attesi, 9 solo italiani. Al oggi sono 10 milioni invece i biglietti venduti.
Il sito di Expo 2015 si estende su un’area di circa 1 milione di metri quadrati nella zona Nord-Ovest del capoluogo lombardo.In esso sono stati destinati circa 2000 mq di spazi verdi e 12.000 alberi all’interno dell’area espositiva. Centotrentamila invece i metri quadri per gli spazi espositivi Self-built dei Paesi partecipanti, 12.000 quelli riservati a Palazzo Italia, oltre a un edificio di 50x50m costruito su 4 piani di altezza.
Centoquarantasette sono state le adesioni ufficiali ad Expo 2015, 144 Paesi partecipanti , con il coinvolgimento del 94% della popolazione mondiale. Tre invece le Organizzazioni internazionali (ONU, Unione Europea e CERN). Tredici le organizzazioni della società civile mobilitate per questa esposizione universale, tra cui Caritas, Oxfam, WWF e Save the Children.
Trentotto i Padiglioni costruiti, 35 Padiglioni Self-Built (+13 rispetto al record cinese di Shanghai), 3 Padiglioni Corporate riservati a soggetti privati. L’occupazione ha coinvolto oltre 1.300 operai impegnai in cantiere (ad ottobre 2014) ed un totale di 4.000 maestranze on ed off site; 10.000 i lavoratori attivi su scala nazionale ed internazionale. E’ stato anche previsto un Programma Volontari: 7.700 candidature pervenute da 107 nazioni differenti e 130.000 ore di formazione destinate ai lavoratori non remunerati.
Ma è oggi il momento di tirare le somme e fare un primo bilancio, dopo ritardi, polemiche, inchieste e lavoro ‘matto e disperatissimo’, 24 ore su 24, per recuperare e arrivare pronti all’apertura.
”Si parte per sei mesi” ha scritto su internet il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha chiesto ai visitatori di scrivergli una mail con le loro impressioni sul sito.
I cancelli si aprono alle 10 di questo 1 Maggio, e quindi i primi ad entrare a Expo saranno visitatori ‘normali’ che hanno comperato il biglietto. La cerimonia di inaugurazione è fissata per mezzogiorno all’Open Air Theatre con Renzi e il commissario Giuseppe Sala a fare gli onori di casa, un collegamento con Papa Francesco, e, fra le autorità, una serie di ministri (da Orlando a Gentiloni, passando per Franceschini e Maurizio Martina che ha la delega all’Expo) e rappresentanti stranieri come il presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba. Il presidente francese Hollande sarà a Expo il 21 giugno ma oggi ci sarà una folta delegazione di ministri, a partire dalla sua ex Ségolène Royal (Ecologia) oltre a quello degli Esteri Laurent Fabius, e dell’Agricoltura Stéphane Le Foll, che è portavoce del governo. Poi per i vip un pranzo al ristorante sulla terrazza di Palazzo Italia.
E alla sera, dopo il rintocco delle campane del Duomo alle 18 e a seguire di quelle di tutta la diocesi con il concerto sulle terrazze della cattedrale, toccherà alla Turandot, dove non è ancora confermata la presenza di Renzi. Questo senza contare l’incognita delle proteste, con corteo no expo previsto dalle 14.30 in città e ulteriori proteste serali che potranno arrivare in piazza Scala.
Questo il fitto programma della prima giornata di una esposizione dedicata al Pianeta. una grande manifestazione sulla quale hanno puntato gli occhi anche i black block che da tutta Euuropa si stanno avvicinando alla capitale dell’economia italiana per dimostrare tutta la loro contrarietà all’iniziativa marciando al fianco dei No Tav che già ieri hanno impegnato le nostre forse dell’ordine. Sono tre giorni che le operazioni di polizia e carabinieri svelano il flusso dell’internazionale dei casseur che da mezza Europa sta confluendo su Milano. La saldatura di un rapporto tra le gli antagonisti locali e stranieri è servita ad allargare la chiamata alle armi per la giornata «No Expo». Solo oggi si saprà davvero quanto è numeroso il gruppo dei «guastatori» stranieri. Un centinaio, mercoledì sera, hanno partecipato alla manifestazione antifascista che contestava la commemorazione dei militanti di estrema destra per Sergio Ramelli, studente del Fronte della gioventù ucciso nel 1975. A quarantanni di distanza questa partecipazione attiva si può ritenere soltanto come un espediente per manifestare tutta la loro violenza.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy