Lega al traino anche in Sicilia: un buon risultato anche se non sfonda rispetto alle piazze strapiene che avevano accolto il suo leader, Matteo Salvini, e una buona affermazione dei candidati frutto delle “strane alleanze” fra centrodestra e centrosinistra.
“Grazie ai siciliani perché mi hanno regalato, ci hanno regalato, si sono regalati un’emozione, una voglia di cambiamento. Vuol dire che quello che facciamo al governo piace dal Nord al Sud”, ha commentato ‘a caldo’ Salvini in relazione ai risultati delle amministrative che si sono svolte ieri in 34 comuni dell’Isola. Solo in 7 di questi per il candidato sindaco era richiesto il 40% dei consensi al fine di evitare il ballottaggio tra due settimane. Per gli altri comuni il più votato in percentuale è diventato il primo cittadino.
Vittoria al primo turno solo a Bagheria e Aci Castello, due comuni geograficamente contrapposti: uno ad ovest, il secondo nella parte est. Ballottaggi invece a Caltanissetta, Gela, Castelvetrano, Mazara del Vallo e Monreale.
La Lega cresce in Sicilia, anche se forse non come ci si aspettava. Battuta d’arresto invece i Cinque Stelle che perdono i comuni dove avevano stravinto alle passate elezioni: Bagheria, ora in mano al centrosinistra con Filippo Tripoli (46%), e Gela che dovrà attendere il secondo turno per conoscere chi la amministrerà.
Ad Aci Castello (Ct), 18.600 abitanti, Carmelo Camillo Scandurra con il 53,74% è il nuovo sindaco appoggiato dal Pd e da liste civiche, mentre a Bagheria
Affluenza in calo: ha votato il 56,86%(248.243) dei 436.567 elettori. A Caltanissetta, unico capoluogo al voto, è andato alle urne il 56,70 % degli elettori l’8,16% in meno rispetto alle precedenti comunali.
C’e soddisfazione nel M5S per il risultato ottenuto dalla Lega in Sicilia che è stata battuta dal M5S ovunque a dimostrazione del fatto che quando non corre con il centrodestra è sempre dietro i Cinque Stelle: “Quando si gioca ad armi pari e anche gli altri corrono con una sola lista mostriamo tutta la nostra solidità -a commentato Luigi Di Maio – ma la grande soddisfazione è essere arrivati al ballottaggio nell’unico capoluogo di provincia al voto: Caltanissetta. Senza contare il ballottaggio nel Comune di Matteo Messina Denaro, Castelvetrano, a dimostrazione dei nostri anticorpi su legalità e lotta alla mafia. Il cambiamento continua”.
A Castelvetrano, comune sciolto per mafia due anni fa, si sfideranno al ballottaggio Calogero Martire (29%) del centrodestra (senza Lega e FdI) e Enzo Alfano (28%) del M5s. A Mazara del Vallo, invece, se la vedranno al secondo turno Salvatore Quinci (33%) sostenuto da liste civiche e Giorgio Randazzo (21,1%), il candidato della Lega. A Monreale il duello al ballottaggio sarà tra Alberto Arcidiacono (24%), autonomisti e l’uscente Pietro Capizzi (23%), appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra.
A.B.
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