La crociata contro il fumo in America non si ferma. Si potrebbe battezzarla una persecutio fumi. L’America va così poco d’accordo con le sigarette che passando di campagna in campagna informativa nel tentativo di convincere gli incalliti a desistere, o almeno limitare il consumo di tabacco, e coloro, – i più giovani – che si accingono ad aspirare la prima boccata a non farlo mostrando sulle confezioni di tabacco immagini altamente impressionanti, l’amministrazione Obama propone ora di vietare le bionde negli edifici di edilizia popolare.
Non solo negli spazi comuni e negli uffici, diventerebbe vietato anche fumare in casa, aprendo così un nuovo fronte nella campagna contro l’esposizione al fumo passivo. Ebbene sì, anche il proprio spazio privatissimo cadrebbe, non se ne conosce il modo, sotto l’occhio vigile del governo americano. È appena stato approvato il nuovo decreto antifumo che al suo interno contempla alcune regole di puro buonsenso che, se fossero rispettate, non avrebbero avuto bisogno di essere ratificate: ad esempio non fumare in una macchina ove vi siano bambini o donne incinte e astenersi dal fumo nei pressi dei reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia.
La l’ipotesi di non poter più fumare neanche a casa propria è stata accolta con la protesta degli inquilini: non possono venirci a controllare quello che facciamo tra le mura di casa, protestano le associazioni. “Quello che faccio nel mio appartamento dovrebbe essere un mio problema, finché pago l’affitto” ha commentato Gary Smith, 47 anni, con una sigaretta in mano all’esterno del suo appartamento a Brooklyn, intervistato dal New York Times. Sacrosanto.
Il divieto, proposto dal dipartimento federale della Casa e dello sviluppo urbano, prevede anche il divieto di fumare nelle aree comuni e negli uffici amministrativi presenti negli edifici. L’impatto del nuovo divieto sarebbe avvertito soprattutto a New York, dove ci sono più di 400.000 persone in circa 178.000 appartamenti popolari. Secondo uno studio dei Centers for Disease Control and Prevention, il divieto garantirebbe un risparmio di circa 153 milioni di dollari all’anno, tra costi sanitari, incendi e pulizia degli edifici.
A.B.
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