Siria, il Governo: mai usate armi chimiche contro popolazione

Per esplicita ammissione del suo presidente la Siria possiede armi chimiche. Ma è pronto a distruggere il suo arsenale cui sicuramente non ha attinto il 21 agosto scorso, quando sulla popolazione di Ghouta, a est di Damasco, secondo quanto riportato sul rapporto degli ispettori dell’ONU, piovvero missili terra-terra contenenti gas sarin.
Lo ha detto Bashar Al-Assad nel corso di una intervista concessa alla tv americana Fox News prendendo pubblicamente l’impegno a distruggere l’ arsenale.
Assad sostiene che lo smantellamento costerà “un miliardo di dollari” e che richiederà almeno un anno di lavoro. Il presidente siriano ha comunque riconosciuto che “avendo aderito la settimana scorsa al trattato internazionale sulle armi chimiche”, il suo Paese ha dato il consenso “a sbarazzarsi di queste armi perché siano distrutte”. “Credo -ha aggiunto- che tecnicamente sia molto complicato, richiederà molto denaro, intorno a un miliardo”.
Dopo due anni e mezzo di conflitto e più di 110 mila morti tra i civili, oltre ai 15 mila soldati governativi, il presidente Assad ha spiegato anche che il suo Paese non è dilaniato da una guerra civile, ma attaccato da “decine di migliaia di jihadisti”, la maggior parte (tra l’80 e il 9′ per cento, per ammissione dello stesso Assad) appartenenti ad al-Qaeda e sue emanazioni.
Nell’ intervista al network americano, il leader siriano ha anche esortato il presidente americano, Barack Obama, ad ascoltare il suo popolo e cessare di minacciare la Siria con un attacco militare. “Ascolti il senso comune della gente”, ha invitato. “Quello che abbiamo qui non è una guerra civile. Qui
abbiamo un guerra, un nuovo tipo di guerra”, ha aggiunto alludendo ai guerriglieri islamisti giunti da oltre 80 Paesi per unirsi alle fila dell’ opposizione siriana.

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