La Consulta giudica “illegittimo” il blocco dei contratti nel pubblico impiego. E’ quanto riferisce Flp, uno dei sindacati presenti al giudizio della Corte. Ma la pronuncia della Corte, secondo quanto si apprende, non riguarda il passato e non ha quindi effetto retroattivo. Il che permette allo Stato di risparmiare qualche decina di miliardi di euro. Una memoria dell’Avvocatura dello Stato, firmata dall’avvocato dello Stato Vincenzo Rago, aveva quantificato infatti l’onere della contrattazione di livello nazionale, per il periodo 2010-2015, relativo a tutto il personale pubblico, non « inferiore a 35 miliardi», con «effetto strutturale di circa 13 miliardi» annui dal 2016.
I sindacati sono riusciti a ottenere che la stagione dei contratti finalmente riparta dopo quasi sei anni di fermo. La Corte infatti ordina al governo che non si possono sospendere i diritti costituzionalmente garantiti a tempo indeterminato. Per Marco Carlomagno, segretario generale della Flp, uno dei sindacati che hanno preso parte al giudizio davanti alla Corte «possiamo dire da subito che giustizia è fatta ed è stata restituita ai lavoratori pubblici la dignità del proprio lavoro. Ora il Governo non ha più scuse. Apra subito il negoziato e rinnovi i contratti. Certo – ha aggiunto i primi esborsi non ci saranno prima del 2016, perché i contratti sono oggetto di trattativa, non sono già predeterminati come le pensioni». Da un punto di vista normativo, inoltre sostiene Carlomagno, ci deve essere “un continuum, ora vedremo che cosa intende fare il governo, se supera i due trienni accorpandoli in un unico contratto per 6 anni”.
La sentenza emessa oggi dalla Consulta sul blocco imposto dal governo Berlusconi, nel 2010, e poi confermato da Monti, Letta e Renzi, impone di interrompere una prassi ormai consolidata che riguarda più di tre milioni di dipendenti (numero che si è ridotto di 300mila unità tra il 2002 e il 2013), che hanno visto per l’ultima volta il rinnovo del loro contratto ormai sei anni fa. Secondo i dati dell’Aran gli occupati nella Pa nel 2013 erano 3.336.498.
Il comunicato dal palazzo della Consulta «La Corte Costituzionale – recita lo scarno comunicato della Corte racchiuso in sei righe – in relazione alle questioni di legittimità costituzionale sollevate con le ordinanze R.O. n. 76/2014 e R.O. n. 125/2014, ha dichiarato, con decorrenza dalla pubblicazione della sentenza, l’illegittimità costituzionale sopravvenuta del regime del blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico, quale risultante dalle norme impugnate e da quelle che lo hanno prorogato. La Corte ha respinto le restanti censure proposte».
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy