Sul pianeta ormai 2,3 miliardi di persone sono in sovrappeso o obese, il numero dei fumatori scende a un ritmo basso, l’alcol continua a uccidere 3 milioni di persone l’anno e 50 milioni di anziani convivono con una forma di demenza: questo il ritratto della popolazione globale, alle soglie del secondo decennio del XXI secolo, tracciato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che nel corso del 2019 ha puntato l’attenzione sulle principali emergenze sanitarie, come morbillo e malaria.
Se molti dei problemi denunciati dall’Oms nel 2019 sono legati agli stili di vita, come scorretta alimentazione e mancanza di attività fisica, molti altri riguardano battaglie che hanno segnato un arretramento. Come quella contro il morbillo, i cui casi globali sono più che triplicati rispetto al 2018, superando i 650mila. Anche sul fronte della guerra contro i superbatteri non ci sono buone notizie: ogni anno 700mila persone muoiono per infezioni resistenti agli antibiotici, ma il numero potrebbe aumentare fino a 10 milioni l’anno nel 2050 se non si metteranno in atto contromisure. I cambiamenti climatici stanno esponendo gli abitanti del pianeta a un caldo eccessivo: attualmente si calcola che questo numero aumenti al ritmo di 125 milioni ogni anno. Anche l’intero anno 2019 è stato molto caldo, tanto da raggiungere, a Helsinki, il terzo posto nella classifica dei più caldi di sempre dal 1880 ad oggi, con una temperatura media di circa 7,4°C..
Su scala globale, prima ancora, il 2018 è stato il 4° anno più caldo della serie storica dopo il 2016, il 2015 e il 2017. Proprio nel 2018 in Italia si è registrato il nuovo record di temperatura media annuale, con un’anomalia media di +1.71°C rispetto al valore climatologico di riferimento 1961-1990. Nello Stivale e in gran parte d’Europa i termometri schizzano creando preoccupazione per la salute pubblica e le infrastrutture: tutti i mesi, ad eccezione di febbraio e marzo sono stati più caldi della norma, con punte di anomalia positiva in primavera.
Non è infatti il freddo che ci fa ammalare. Partiamo dal presupposto provato scientificamente che i microrganismi con il freddo si riproducono meno. Si pensi, per esempio, al frigorifero, dove il freddo impedisce ai batteri presenti sul cibo di proliferare e di farlo avariare. Tecnicamente, insomma, il freddo indebolisce i microrganismi. E’ l’umidità il terreno di coltura dei virus e dei microbi. Ecco perché è necessario seguire uno stile di vita corretto (abolendo il fumo, per esempio, e riducendo la sedentarietà) e una alimentazione sana e bilanciata. O
Buone notizie dall’anno che si è appena concluso arrivano dai vaccini: c’è la lotta per eliminare la rosolia, che se contratta dalle donne in gravidanza provoca difetti congeniti nei feti e che è prevenibile con il vaccino; contro la malaria è stata avviata la prima vaccinazione su larga scala in Malawi Ghana e Kenya con l’obiettivo di raggiungere 360mila bambini l’anno. Il virus Ebola continua invece a uccidere in Congo, ma grazie a vaccino e terapie sperimentali, la mortalità è più contenuta rispetto alla precedente epidemia in Africa Occidentale.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy