Incontrarsi nei corridoi di un supermercato, adocchiarsi tra gli scaffali ricolmi di ogni bendidio e non lasciarsi più. E’ un’ipotesi ma non troppo peregrina. L’iniziativa, battezzata “La spesa dei single”, è di un 43enne milanese, Roberto Dellanotte, scapolo, che già nel 2002 aveva avuto un’idea che aveva riscosso notevole successo:quella della “Cena degli sconosciuti”, riservata ai cuori solitari desiderosi di allargare i propri orizzonti. Organizzata sulle prima solo nel capoluogo lombardo, l’idea si era poi concretizzata in quasi tutte le più importanti città italiane.
Questa volta si cambia: l’appuntamento ‘al buio’ si svolge tra barattoli di conserve, frigoriferi pieni di yogurt e scansie dove fanno bella mostra bottiglie di vino pregiate e non. Come riconoscersi tra single? basta attaccare un fiocchetto rosso al proprio carrello e… aspettare qualcuno ardimentoso che ‘rompa il ghiaccio’.
Quest’ultima frontiera riservata a uomini e donne, soli per forza o per scelta, ha già il primo appuntamento fissato per il 23 aprile in alcuni grandi magazzini di Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna che fanno parte dei Gruppo Unes. Ma non sarà il solo: sono previste altre giornate, tutte di giovedì: ad aprile, oltre al 23 il giorno 30, mentre a maggio il 7 e il 14.
Dalle 17,30 in poi fino alla chiusura, sarà sufficiente attaccare un fiocchetto rosso al carrello per indicare di essere un single e quindi di partecipare all’iniziativa (www.lacenadeisingle.it) che per certi versi ha i connotati dell’esperimento sociologico: il tentativo di allontanarsi da internet e dai social che spesso fanno dimenticare i modi più comuni per incontrarsi, conoscersi attraverso due parole scambiate a quattrocchi. Altre tra le scansie di un supermarket. Spiega Dellanotte:
«Negli Anni ’90 andavano di moda i locali con i telefoni sui tavolini per permettere ai clienti di telefonarsi e conoscersi e le serate denominate “Cera Lacca” dove si aveva la possibilità di incontrare la persona di proprio interesse scrivendole un messaggio. Sulle ceneri di tutto questa è poi nata l’idea de “La cena degli sconosciuti” che si è proposta come cura contro il mondo virtuale delle chat che in quegli anni andavano molto di moda e in alternativa agli appuntamenti per single come gli speed date, o ai soliti obsoleti ritrovi di cuori infranti». «L’evoluzione ulteriore – continua Dellanotte – è la “Spesa dei single”: un modo anche di risparmiare. In due (o tre) si spende meno».
E non ha torto. Da un punto di vista economico il mercato non aiuta chi vive e si mantiene da solo, anche se ormai da almeno un decennio si trovano con estrema facilità la monoporzioni di tutto. Si calcola, però, che per fare la spesa un single spenda dal 30 al 60 per cento in più rispetto a quanto succederebbe se fosse in coppia. Normalmente, infatti, i prezzi più vantaggiosi si spuntano per le confezioni in formato familiare.
Da anni l’Istat rileva il costante aumento di famiglie composte da una sola persona. L’ultimo censimento certifica che una famiglia su tre è costituita da un unico membro e che in alcune aree questa realtà riguarda oltre 4 famiglie su 10: è così in Valle d’Aosta, in Friuli, in Liguria. Il dato della Lombardia non è distante e in tutte le grandi città. Molte di queste “monofamiglie” sono costituite da vedovi (percentuale in aumento considerato l’incremento dell’età anagrafica della popolazione ) che sfiorano i 5 milioni e sono per l’82% donne. Ma moltissimi sono anche i separati o divorziati che quindi negli ultimi 10 anni sono quasi raddoppiati: da un milione e mezzo a quasi 2 milioni e 700 mila. A questi vanno aggiunti oltre 25 milioni di cittadini che non hanno uno sttao civile definito: né sposati né divorziati, ma neppure single.
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