Sono tornato. Si sono proprio tornato. Ovviamente non è tornato il Duce, splendidamente interpretato da Massimo Popolizio e sapientente diretto la Luca Miniero, ma è tornato qualcosa che negli ultimi tempi si era assopito, stanco di settant’anni di onorato servizio: l’antifascismo. Svegliato dai colpi di pistola sparati da un giovane neonazi di Macerata contro sei immigrati di colore associati alla tragica fine di una ragazza di 18 anni, probabilmernte assassinata e fatta a pezzi, l’antifascismo nostrano, ormai in un angolo polveroso della politica italiana, è tornato in gran spolvero.
Ma a rianimare in maniera strumentale questo cadavere politico non sono tanto i giovani del movimento e gli arditi dei centri sociali, ma Liberi e uguali di Grasso e Boldrini che domani al canto di Bella Ciao saranno in piazza nel capoluogo marchigiano, per dire forte e chiaro il loro “No al Fascismo”, senza comunque perdere di vista le prossime elezioni del 4 marzo.
Leu ha deciso cosi di calare il proprio asso. In funzione anti Renzi, che ha preso le distanze (pensando ai moderati) per fare la sua sfilata nella più tranquilla Capitale insieme all’Anpi e alla Cgil il 17 febbraio prossimo. E lo fa rilanciando un tema e parole d’ordine pericolose per risollevare le sorti di una competizione che per l’estrema sinistra parlamentare non si profila certo come una marcia trionfale. Ma quel che è peggio è che, ancora una volta, le due alte cariche istituzionali fuoriuscite dal quel tanto deprecato Pd che pure le aveva consacrate in quel ruolo cosi importante, ha deciso di allargare il solco a sinistra dividendosi ulteriormente in vista di una consultazione difficile che potrebbe riservare risultati catastrofici per l’intero centrosinistra.
E tutto questo, in nome e per conto di una scelta, quella dell’antifascismo che, è bene dirlo, è acqua che non macina più. Esattamente come il ruscello del terrorismo che evocato da un imprudente Salvini, leader dela Lega in grande ascesa, viene escluso, ma unisce nelle scelte Renzi e Minniti, il ministro dell’interno di un governo ormai fuori della porta di Palazzo Chigi.
A chi imputare eventuali incidenti e scontri che a Macerata potrebbero scoppiare nelle prossime ore? Sicuramente al clima agitato e surriscaldato che personaggi come la Boldrini contribuiscono, in maniera irresponsabile, ad alimentare da tempo. Da troppo tempo. Quello di nascondere una realtà drammatica come la mancanza di sicurezza e l’impossibilità da parte degli ultimi governi di gestire con saggezza ed intelligenza il fenomeno fuori controllo dei clandestini e degli immigrati per ragioni economiche, è ormai un dato consolidato.
Su questo tema ad un centrodestra compatto nel raccogliere consensi, con maggiore o minore forza propositiva, gli inviti e le aspettative di milioni di cittadini preoccupati dalla deriva delinquenziale di questi fenomeni, la sinistra, per bocca della Boldrini e di un Grasso che si sta rivelando sempre più modesto sul piano politico, non trova di meglio da fare che rilanciare un antifascismo di facciata che difficilmente pagherà sul piano elettorale.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy