Parte di una palazzina di quattro piani è crollata stamattina a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Nelle macerie si scava a mani nude.
Secondo il sindaco Vincenzo Ascione i dispersi sono sette, tra cui due bambini. “A me risultano due famiglie disperse”, dice il primo cittadino: “Una composta da genitori e due bambini, un’altra da tre persone adulte”.
“I primi due piani erano disabitati”, spiega il sindaco, perché erano in corso lavori di ristrutturazione. Le famiglie disperse abitavano al terzo e al quarto piano.
Il crollo è avvenuto intorno alle 6.20 di mattina. Il primo ad essere estratto vivo dalle macerie è Peky, un cane di piccole dimensioni. Il suo padrone – un anziano inquilino del palazzo – si è salvato perché era uscito di casa intorno alle 5 di mattina.
Oltre alla Polizia sono in azione i Vigili del fuoco e la Protezione civile della Campania. Entrambi i corpi sono sul posto con unità cinofile. Le ricerche dei dispersi procedono con cautela: si teme che smuovere i detriti possa provocare nuovi crolli.
Durante i soccorsi, due vigili e un cane sono stati coinvolti in un incidente. Uno dei vigili è stato ricoverato in ospedale, mentre l’altro, colpito a un ginocchio, continua a partecipare alle ricerche. Il cane è stato portato nel centro veterinario più vicino.
I soccorsi sono complicati dalla posizione della palazzina: nella zona dell’incidente non c’è spazio sufficiente per le manovre dei mezzi pesanti, tanto che si è dovuto abbattere un muro perimetrale di un condominio vicino. Intanto, da Roma sta arrivando un carro crolli.
Dell’edificio è crollata la parte posteriore, che si affacciava sui binari della ferrovia Circumvesuviana. Il terrapieno su cui poggia la palazzina non ha subito danni, ma la linea ferroviaria è stata ugualmente chiusa per la caduta di calcinacci sui binari. Alcuni testimoni sostengono di aver sentito passare un treno merci poco prima del crollo. Ma secondo Rete ferroviaria italiana (RFI), quella linea “è utilizzata per il trasporto passeggeri regionale”. In ogni caso le vibrazioni provocate dal passaggio dei treni “non hanno alcun effetto sulla stabilità dei fabbricati”, perché sono troppo deboli e vengono assorbite dalla massicciata.
La prima ipotesi dei tecnici sulla dinamica del crollo è quella del cedimento strutturale: il solaio del quinto piano si sarebbe piegato su un lato, e avrebbe trascinato a catena gli ultimi piani dell’edificio. Non è chiaro se questo possa essere messo in relazione con i lavori di ristrutturazione. Nei giorni scorsi, le famiglie che abitavano ai piani superiori avevano notato lesioni negli appartamenti.
F.M.R.
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