Ritorno alla Costituzione del 2004, che limita i poteri presidenziali, e l’avvio di un processo per dar vita a un governo di unita’ nazionale e convocare al piu’ presto nuove elezioni presidenziali: sono questi i punti salienti dell’accordo con l’opposizione annunciato dal presidente ucraino, Viktor Yanukovich. Con un messaggio alla nazione, il presidente ucraino ha annunciato che ci saranno elezioni presidenziali anticipate, senza indicare una data, rispondendo dunque a quella che era la richiesta piu’ pressante dell’ opposizione. Yanukovich ha anche dichiarato che sta per dare il via al processo di riforma della Costituzione e alla formazione di un governo di unita’ nazionale. Le misure annunciate rientrano in un accordo con l’ opposizione che dovrebbe mettere fine a una situazione di stallo che va avanti da tre mesi, e fa seguito a una giornata di violenze che ha lasciato decine di morti e trasformato Kiev in una zona di guerra. Stamane, al termine dei colloqui-maratona avvenuti nella notte tra Ynukovich e il leader dell’ opposizione, fonti della diplomazia europea avevano reso noto che oggi sara’ firmato un accordo provvisorio, un accordo che comunque sarebbe il passo piu’ importante da settimane per tentare di mettere fine alla peggiore crisi, nel Paese, dopo l’ indipendenza dell’ Ucraina. Giovedi’ decine di manifestanti erano stati uccisi negli scontri a piazza dell’ Indipendenza, con la polizia che aveva aperto il fuoco sui dimostranti. I tre ministri degli Esteri dell’ Ue e un inviato russo erano volati a Kiev per far si’ che i colloqui arrivassero a un risultato, di fronte al crescente allarme della comunita’ internazionale.
All’indomani del massacro regna ancora una estrema incertezza. La notte nelle strade della capitale ucraina è trascorsa relativamente tranquilla, con l’attenzione centrata sul palazzo presidenziale in via Bankova, a duecento metri da Piazza dell’indipendenza macchiata di sangue, dove sono proseguite le trattative tra presidente e opposizione con la mediazione internazionale. Rimane l’ incognita della piazza in mano agli estremisti nazionalisti ancora sulle barricate. La tensione nel resto del Paese ex sovietico rimane però alle stelle, con i palazzi del potere ancora occupati nelle regioni dell’ ovest in nome dell’ Europa. Mentre in Crimea c’è chi vorrebbe un’ annessione alla Russia e il consiglio della regione autonoma si riunirà in giornata in sessione straordinaria per reagire agli eventi nella capitale: uno scenario che rischia di aprirne altri, potenzialmente drammatici per l’ intera Europa.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy