Domani è il referendum-day per stabilire l’adesione della Crimea alla Grande Madre Russia dopo 60 anni di amministrazione da parte dell’Ucraina.Ma non c’è pace per questo Stato dell’Europa orientale indipendente dal 1990. Kiev torna ad accusare il Cremlino di fomentare le violenze avvenute in settimana nell’est del territorio ucraino, in particolare a Donetsk e Kharkiv, dove negli scontri sono morte tre persone. Nuova accusa nei confronti di Mosca nelle prime ore del pomeriggio, questa volta per avere invaso militarmente il territorio nella regione di Kherson, al confine con la Crimea. Il ministero degli Esteri ucraino chiede il «ritiro immediato» delle forze russe e minaccia di rispondere «con tutti i mezzi per fermare l’invasione militare».
Intanto a Mosca oggi circa 50.000 persone hanno protestato contro l'”occupazione” della Crimea e la politica del Cremlino. Domani nella penisola ucraina è in programma il referendum per l’ adesione alla Russia. “Per la vostra e la nostra libertà!”, si leggeva sullo striscione esposto alla testa del corteo, organizzato da un collettivo di opposizione. “Non toccate l’ Ucraina!”, “No alla guerra!”, invece, su altri striscioni sventolati da una folla di persone di tutte le età, munite di bandiere russe e ucraine.
Qualsiasi movimento di truppe russe nel sud dell’Ucraina sarebbe considerato “un’ escalation oltraggiosa” della crisi in Crimea. Lo ha dichiarato oggi l’ Ambasciatore Usa alle Nazioni Unite, Samantha Power, rispondendo alle domande dei giornalisti sull’ accusa mossa da Kiev a Mosca di “invasione militare” nel sud-est. “Dobbiamo valutare” queste informazioni, ha sottolineato Power, al termine di un voto del Consiglio di sicurezza dell’ Onu su una risoluzione di denuncia del referendum in programma domani in Crimea per l’annessione alla Russia.Mosca ha votato contro la risoluzione, la Cina si è astenuta, mentre gli altri 13 Paesi si sono espressi a favore.
Ancora lontana, dunque, una soluzione per la crisi ucraina. Gli eserciti di entrambi i paesi sono in allerta.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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