Bruxelles prepara il funerale alle monetine da 1 e 2 centesimi. Fabbricarle è costato molto di più di quanto valgano, provocando ai governi una perdita complessiva di 1,4 miliardi di euro nei loro 11 anni di vita. Ne circolano 45,8 miliardi di pezzi, ovvero 137 a testa per ognuno dei quasi 350 milioni di abitanti di Eurolandia, ma sono anche le più ‘dimenticate’ nelle tasche e nei salvadanai. Così la Commissione europea comincia a preparare gli scenari per il probabile ‘ funerale’ delle monetine più piccole, da 1 e 2 centesimi, salvando per ora quella da 5 centesimi.
Quattro le possibilità individuate dal vicepresidente Olli Rehn: 1) mantenere l’attuale status quo nonostante tutte le controindicazioni; 2) riformare l’emissione a costi ridotti, cambiando la composizione della lega con cui sono fabbricate o aumentando l’efficienza della produzione; 3) ritiro rapido, con stop immediato della emissione, ritiro del circolante e perdita di corso legale; 4) lenta dissolvenza, con stop immediato della produzione, ma senza operazione di ritiro del circolante e mantenimento del corso legale.
Le quattro possibilità sono state indicate da Rehn dopo un primo giro di consultazioni con associazioni consumatori, tesorerie, banche centrali.
Secondo la Commissione, a fronte del dato certo della loro anti-economicità di produzione, l’atteggiamento del pubblico oscilla tra la paura che la scomparsa delle monetine sia una spinta all’aumento dei prezzi, la realtà del loro mancato riuso pratico e la necessità della loro esistenza a causa dei tanti ” prezzi psicologici” delle offerte nei supermercati, tipo macchina da caffé a 29,99…
“Ora continueremo la discussione con tutte le parti interessate – ha detto Rehn – e vedremo se emerge una chiara preferenza per uno degli scenari, in base alla quale prepareremo una proposta legislativa”.
Dal punto di vista legale si tratterà di modificare il regolamento 975/98 del Consiglio europeo, unica istituzione responsabile dei tagli del circolante, che determina la denominazione e le specifiche tecniche delle euromonete, che vengono fisicamente prodotte dalle zecche di ognuno dei 17 paesi di Eurolandia.
A.B.