Buone notizie per chi viaggia per lavoro o per diporto, all’interno dell’Unione Europea: tra i 28 Paesi che vi aderiscono e’ stato raggiunta un’intesa preliminare per porre fine alla pratica del roaming, il sovrapprezzo imposto quando si telefona in una Nazione diversa dalla propria a partire dal 15 giugno del 2017.
L’annuncio della presidenza lettone arriva dopo anni di trattative durante i quali sono emerse posizioni molto distanti tra i Paesi membri in una dinamica emersa con chiarezza durante il semestre di presidenza italiano ma che sembra ora viaggiare verso un epilogo in linea con le ambizioni di chi punta a realizzare il Digital Single Market su scala continentale.
Sul primo fronte, il “sovrapprezzo” che gli utenti di telefonia devono attualmente pagare quando varcano i confini nazionali cesserà di esistere dal 15 giugno 2017. Detto in altri termini, da quella data muovendosi tra gli Stati membri sarà possibile fruire delle stesse tariffe che si pagano nel proprio Paese.
“La neutralità della rete è di fondamentale importanza per gli utenti e le aziende. Essa assicura che gli europei abbiano accesso ai contenuti e servizi on-line che vogliono senza alcuna discriminazione o interferenza, come il blocco o rallentamento, da parte dei fornitori di accesso a Internet”. È così che Bruxelles spiega in una nota il senso dell’accordo raggiunto in sede continentale.
“Questo assetto – prosegue la Commissione – è anche molto importante per le start-up che commercializzano i loro prodotti e servizi via Internet e devono essere in grado di competere su un piano di parità con i giocatori più grandi. Fino ad oggi, non ci sono state regole chiare sulla neutralità della rete a livello europeo, lasciando la maggior parte dei cittadini senza protezione legale per il loro diritto di accedere ad un’open Internet. Alcuni paesi dell’Ue hanno adottato leggi nazionali in materia, tuttavia, in un mercato unico digitale, non possiamo permetterci che i 28 Stati membri adottino 28 approcci diversi. La libertà dei cittadini europei di accedere o distribuire i contenuti di Internet non deve dipendere dal paese in cui si trovano. Avere una legge dell’Ue in materia di neutralità della rete significherà evitare una nuova frammentazione della regolamentazione delle telecomunicazioni in Europa”.
L’accordo sancisce così l’inserimento nel diritto dell’Unione del no blocking or throttling di applicazioni e servizi: “Ogni europeo deve essere in grado di avere accesso ad una Internet aperta e tutti i fornitori di contenuti e di servizi devono essere in grado di fornire i propri servizi tramite una rete Internet aperta di alta qualità. Tutto il traffico deve essere trattato allo stesso modo. Questo esclude il pagamento per la prioritizzazione del traffico; al tempo stesso, la parità di trattamento permette una ragionevole gestione del traffico a seconda delle esigenze tecniche giustificate dal momento, ma essa deve essere indipendente dalla origine e dalla destinazione del traffico”.
Resta tuttavia aperta la porta ai servizi specializzati, purché essi “non danneggino la qualità dell’accesso ai servizi dell’open Internet“.
Da poco più di due settimane negli Stati Uniti è in vigore il nuovo quadro disegnato dalla Federal Communications Commission proprio a partire da questi cardini.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy