Il rischio che l’economia americana sta correndo in queste ore è preoccupante a livello mondiale.
Non c’è ancora accordo tra i rami del partito Repubblicano e quello Democratico per evitare il “sequester” e difficilmente arriverà entro la mezzanotte di oggi (sabato mattina in Italia), termine ultimo per siglare un accordo. I tagli trasversali generalizzati per 85 miliardi per il 2013 e 1.200 per i prossimi 10 anni, potrebbero costare sino a un milione di posti di lavoro, lo 0,6 del PIL nazionale. Senza considerare gli effetti collaterali per i maggiori partner economici degli USA. In bilico ci sono 70.000 posti negli asili nido, 14.000 insegnanti e l’assistenza a rischio per 600.000 donne e famiglie povere, che attendono con trepidazione l’evolversi degli eventi in queste ore.
E.S.
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