Aurelia e Alberto Sordi
Il pm, Eugenio Albamonte, formalizzerà a breve la richiesta di rinvio a giudizio per tutto il personale (in tutto, dieci persone) di Villa Sordi, implicato nella maxitruffa ai danni di Aurelia Sordi, la sorella 96enne dell’indimenticato Albertone. In particolare, l’autista storico, poi divenuto un vero e proprio “figlioccio adottivo” di Alberto Sordi, ossia Arturo Artadi, il notaio Gabriele Sciumbata e l’avvocato Francesca Piccolella sarebbero stati gli organizzatori del raggiro ai danni della signora Aurelia Sordi, indotta ad affettuare una considerevole donazione in favore del personale della Villa e, quindi, ad affidare ad Artadi la gestione esclusiva dell’immenso patrimonio accumulato dall’illustre fratello in più di 50 anni di fulgida carriera artistica.
Arturo Artadi, l’autista di Alberto Sordi
Decisiva, al momento, sembra essersi rivelata la decisione del Tribunale di retrodatare al 2012 l’incapacità di Aurelia Sordi dovuta a “demenza degenerativa” (peraltro, colpevolmente trascurata da tutti gli occupanti della Villa e che, non contrastata da efficaci terapie, sta aggravando sensibilmente e progressivamente lo stato di salute della sorella di Sordi). Elemento, quello dell’antedatazione della patologia invalidante, che è alla base della richiesta di rinvio a giudizio anche per l’avvocato di Aurelia Sordi, Michele Farina, che, pur al corrente del deficitario stato di salute della propria assistita, non avrebbe fatto alcuna opposizione agli atti di liberalità cui la donna era stata indotta.
Aurelia Sordi
La triste vicenda giudiziaria che sta tentando di far luce su questo squallido scenario di “sciacallaggio”, non si limita, però, al solo profilo del raggiro: sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti ci sarebbe anche la mancata dichiarazione al fisco delle ingenti somme donate (si parla di 2,3 milioni di euro) e si teme che buona parte delle stesse siano già state fatte sparire nei Paesi di provenienza di molti dei beneficiari. L’ipotesi di reato contestata è, in questo caso, quella di ricettazione.
Non solo: Artadi attualmente è tornato nella Villa a svolgere le consuete mansioni di sempre ma se la Cassazione dovesse rigettare l’appello promosso dai suoi legali avverso la misura interdittiva dell’allontanamento da Villa Sordi, dovrebbe fare immediatamente le valigie.
La prima pagina de “Il Messaggero” il giorno dopo la scomparsa di Albertone
Infine, l’antedatazione dell’incapacità di Aurelia Sordi apre le porte anche alla possibilità più che concreta che anche il testamento in cui è previsto il lascito dell’intero patrimonio del fratello alla fondazione Sordi (e Artadi è membro del consiglio direttivo) venga annullato. E’ quanto chiedono i circa 40 parenti, tra secondo, terzo e quarto grado.
Rispetto, dignità, cure adeguate e giustizia. E’ quanto, invece, chiediamo tutti noi.
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