Anche in tempi di crisi le donne non rinunciano ad investire risparmi, o soldi presi a prestito, per coronare il sogno di una vita indossando per la cerimonia delle nozze un abito da favola. E se pur oggi se ne possono acquistare di interessanti negli outlet, oppure noleggiare modelli persino delle ultime collezioni attraverso qualche ditta specializzata, sempre una o almeno due banconote da cento euro vanno tirate fuori dalla tasca.
Arriva però dalla Gran Bretagna, fresca fresca, la proposta di eliminare completamente il vestito per le nozze. Sì, avete letto bene: per la gioia dei naturalisti, dopo aver detto nel 2013 ‘sì’ alle nozze gay, ora l’isola d’Oltre Manica si accinge ad una ulteriore revisione delle modalità con cui celebrare l’unione: oltre alla possibilità di sposarsi in casa o in quota, con tanto di paracadute, dopo essersi buttati dall’aereo, la proposta ora è di presentarsi esattamente come la mamma ci ha fatto, nudi.
Non è uno scherzo, ma una proposta in seria discussione. L’ordinamento giuridico del matrimonio potrebbe uscirne stravolto. Come racconta il Daily Mail il segretario del Ministero della Giustizia Chris Graylin “ha confermato che tra i gruppi che hanno manifestato il maggior interesse a cambiare la disciplina delle nozze ci sono i naturalisti”. L’esponente conservatore ha dunque posto l’accento sul rischio della liberalizzazione: la concorrenza commerciale sul sacramento.
E, infatti, come riferisce lo stesso quotidiano britannico, si potrebbe passare dalla Chiesa (o comunque dai luoghi riconosciuti) al supermercato o similari. Con il risultato che catene come Tesco o Co-op allargherebbero gli orizzonti del rispettivi business, creando spazi ad hoc per gli sposini.
“Non ho nulla in contrario a chi si sposa saltando già da un aereo o su una spiaggia, a patto che sappiamo cosa sia il matrimonio e che questo sia registrato regolarmente” commenta Harry Benson, della Marriage Foundation, che aggiunge: “Ma alcune di queste nuove idee sono solo stupide. Spero che ci sia una guida per il testimone al matrimonio nudista su dove tenere l’anello”.
Magari in un marsupio che cinge i fianchi?
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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