Con un ricalcolo contributivo dei vitalizi che i parlamentari italiani si sono dati “si sarebbero avuti risparmi importanti, non solo simbolici, per milioni l’anno…”.”Trovo scandaloso che la Camera non ci abbia fornito i dati sui contributi versati dai singoli parlamentari, cariche pubbliche”.
A parlare così, intervistato in Rai, è Tito Boeri, presidente dell’Inps, da quando Matteo Renzi ha varcato il portone di Palazzo Chigi imponendolo in quell’importante e delicato incarico, mantenuto anche dai suoi successori. Tutti targati Pd, tutti creditori dell’uomo della Leopolda, tutti suoi fedelissimi al di là di ogni ragionevole dubbio. Quale significato attribuire a queste esternazioni tardive che tra l’altro chiedono apertamente al prossimo governo di intervenire? Intanto stupisce l’atteggiamento a dir poco opportunistico e un po’ imbarazzante di chi, dopo anni di silenzio complice, oggi dopo la batosta elettorale del Pd che pure lo aveva messo a guidare l’Inps trova il coraggio di venire allo scoperto lnciando la prima pietra.
La storia d’Italia del dopoguerra è piena di simili voltafaccia e Boeri, uomo di sinistra dal dna immacolato, non si sottrae alla logica di chi portato da uno schieramento, poi pretende di sopravvivere quando il regime cade e vanno in disgrazia i vecchi padrinati politici che ti hanno fatto toccare il cielo con un dito. Ma le battute di Boeri, queste sì, un pò scandalose, nel metodo come nella scelta dei tempi, danno forza ad un altra verità: “A non voler fornire i dati sui vitalizi dei parlamentari e sulle ricadute che quei privilegi avevano sulle casse dello Stato fu la presidente della Camera Laura Boldrini”. Sì, proprio lei, miss Bella Ciao la pasionaria dei centri sociali e dell’Anpi, la donna dallo sdegno facile soprattutto quando la materia da trattare è l’antifascismo di facciata.
Ma sui soldi dei contribuenti la musica è diversa. Quei privilegi della Casta non si toccano. Non si devono toccare. Parola di Laura Boldrini. E cosa si scopre così…? E’ ancora il presidente dell’Inps a spiegarci come l’ex presidente della Camera abbia sempre mentito sulla vicenda dei vitalizi dei parlamentari.
Con un ricalcolo contributivo delle somme che senatori e deputati si sono dati “si sarebbero avuti risparmi importanti, non solo simbolici, nell’ordine dei 150 milioni l’anno”, dice Boeri e “trovo scandaloso che la Camera della vecchia legislatura non ci abbia fornito i dati sui contributi versati dai singoli parlamentari, cariche pubbliche”.
Poi, l’auspicio liberatorio ed anche un po’ ammiccante del numero uno dell’Inps. “Mi auguro che l’impegno della nuova legislatura sia vero, un primo segnale sarebbe darci queste informazioni per poter fare calcoli trasparenti”. Una domanda però a questo punto s’impone. Ma non sarebbe meglio che a dare questi dati, anche per rinfrescarsi la memoria rispetto alle tante bugie dette, agli italiani e ai suoi sprovvedutissimi elettori, fosse proprio Miss Bella Ciao? Sarebbe sicuramente un atto di grande civiltà. Ma si sa che tra furbizia e civiltà il solco è tremendamente profondo.
The Figther
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